Google Account è il marchio che raccoglie, sotto il suo ombrello, Google Drive, Google Foto e Gmail, offrendo nel complesso, ai suoi utenti, uno spazio di 15 GB di storage online. Possiamo gestircelo come vogliamo, distribuendolo – appunto – tra i servizi poc’anzi citati.
Tra questi, Google Drive è il cyberlocker online creato anni fa dalla grande G per consentire, ai suoi utenti, di ospitare sul cloud i propri dati in modo da potervi accedere ovunque si fosse, e da qualsiasi dispositivo. Col tempo, poi, a Google Drive è stata abbinata la suite Documents per far sì che i dati caricati online fossero anche modificabili, magari in team, da più persone abilitate allo scopo.
In Google Drive, come accennato, possiamo caricare documenti, ma anche foto e file audio (canzoni) in formato MP3: quindi, senza esagerare, possiamo caricare online sul nostro GDrive la nostra piccola collezione musicale in modo da potervi accedere ovunque e, anzi, in modo da poterne condividere l’ascolto anche con i nostri amici (una sorta di rete p2p personale…).
Sin qui, però, si parla semplicemente di ospitare le proprie canzoni online e, al limite, di condividerle. Come possiamo fare, invece, anche per poterle ascoltare in streaming in modo da creare qualcosa che si avvicini ad uno Spotify ad uso privato?
Per questo proposito, ancora una volta, possiamo ricorrere – sul piano Desktop – ad un’estensione per Chrome (https://bit.ly/1iI7ODQ). Installato l’add on in questione, troveremo un’applicazione tra quelle del nostro browser preferito: avviamo proprio quella col nome di “DriveTunes” e ci troveremo in un ambiente online, riconducibile al nostro Google Drive, ma inquadrato nell’interfaccia di un player musicale piuttosto simile all’iTunes di Cupertiniana memoria.
Nel Player in oggetto potremo visionare tutti i brani musicali caricati in Google Drive, domandarne uno in particolare attraverso l’apposita mascherina di ricerca, lanciarne la riproduzione e metterla in pausa…proprio come fossimo su un qualsiasi normale mediaplayer.
Tra le funzioni presenti, vi è anche la possibilità di saltare una data canzone, di riprodurla in loop, di riprodurne una sequenza in modalità casuale etc. Da segnalare, inoltre, il fatto che DriveTunes consente anche di indicizzare il nostro repertorio musicale in base agli artisti d’appartenenza dei brani: in questo modo, quindi, potremo ricercare un dato brano nel caso, ad esempio, se ne ricordasse l’autore.
E in campo mobile? Cosa possiamo adoperare per ottenere lo stesso scopo posto che sul Chrome di Android non è possibile aggiungere estensioni? Ovvio! In questo frangente si può adoperare un’applicazione ad hoc, “CloudPlayer”, per Android (https://bit.ly/1K3YW5y) e iOS (https://apple.co/1PLABlY).
L’applicazione testé citata permette di riprodurre la musica ospitata su Gdrive, su Dropbox e su OneDrive: la musica, in questo caso, può essere cercata per titolo, per categoria (artisti, compositori, canzoni, e generi) e raggruppata in playlist personali.
Non manca, infine, la possibilità di provare – per 7 giorni – le funzionalità premium di streaming (SuperSound™, EQ) che garantiscono possibilità di ascolto di alta qualità, anche sul Tv di casa (purché abilitato ad AirPlay, o a Chromecast).