Arriverà nelle sale cinematografiche del nostro paese il prossimo giovedì 24 settembre, distribuito da Universal, “Everest”, il film di Baltasar Kormàkur che ha inaugurato il 72simo Festival del Cinema di Venezia e che vede come protagonisti Jason Clarke, Josh Brolin, John Hawkes, Robin Wright , Michael Kelly, Sam Worthington, Keira Knightley, Emily Watson e Jake Gyllenhaal.
Il film, che è ispirato ad una storia realmente accaduta raccontata da Jon Krakauer, uno dei pochi sopravvissuti a quella tragica scalata del 1996 durante la quale morirono 8 persone, racconta le vicende di un gruppo di alpinisti che si imbarcano in quella che dovrebbe essere l’avventura più emozionante delle loro vite:scalare la mitica vetta al confine tra Cina e Nepal, alta 8.848 metri, l’Everest.
Everest, infatti, è ambientato nel maggio di quello stesso, mese durante il quale nove scalatori si preparano ad affrontare la montagna più alta del mondo per sfidare in qualche modo madre natura che però li punisce, scatenando contro di loro una delle più feroci e potenti tempeste mai viste fino ad allora, che li costringerà ad una lotta al limite del possibile per la sopravvivenza.
Perché è di questo che si tratta: di una sfida alla forza incommensurabile della natura e dell’oltrepassare i limiti umani per raggiungere livelli che si credevano impensabili.
Josh Brolin, in occasione del 72simo Festival del Cinema di Venezia, è stato intervistato da ComingSoon.it e ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Andare sull’Everest è come andare in guerra, e si forma uno spirito cameratesco come quello dei militari in missione. Per noi non era una guerra, ma durante le riprese in Nepal e in Val Senales si è formato legame forte. A volte anche troppo, nei giorni in cui magari non avevo voglia d’incontrare Jake Gyllenhaal o Jason Clarke, e viceversa”.
E aggiunge: “Non si può capire quello che spinge le persone a compiere determinate imprese, come lo scalare l’Everest; forse non lo capiscono nemmeno loro. Quello che per me è interessante non è lo scalare l’Everest in sé, ma affrontare un’esperienza estrema: un’esperienza che, sebbene in scala, abbiamo dovuto affrontare anche noi. Vincendo, ad esempio, le mie vertigini nel dover superare per forza un ponte sospeso sull’Himalaya, mentre la mia fidanzata mi aspettava dall’altra parte”.
Everest, prodotto da Tim Bevan di Working Title Films, Eric Fellner, Brian Oliver di Cross Creek Pictures e Tyler Thompson, insieme a Nicky Kentish Barnes e Kormákur, è stato girato in Nepal nelle colline pedemontane dell’Everest, sulle Alpi italiane e presso gli Studios di Cinecittà a Roma e i Pinewood Studios nel Regno Unito.