LG Wine Smart, lo smartphone Android retrò con scocca a conchiglia

LG presenta, in Italia, uno smartphone che in patria (la Corea del Sud) ha avuto un grande successo perchè retrò. Il Wine Smart ha Android, ha un moderno CPU, ma ha anche un tastierino fisico ed una scocca a conchiglia che grida a più non posso "Vintage!".

LG Wine Smart, lo smartphone Android retrò con scocca a conchiglia

Nei giorni scorsi LG, per bocca del suo MC Product Porfolio Manager per l’Italia Raffaele Cinquegrana, ha presentato il consueto video “LG in the Box” per illustrare le novità che l’azienda coreana (nome completo “Lucky Goldstar”) ha destinato all’utenza italiana.

Il device che questa volta viene offerto al mercato italiano (199 euro) è il “LG Wine Smart” (117,7×58,7×16,6mm) che, sino a poco tempo fa, sembrava destinato esclusivamente al mercato coreano (col nome di “LG Gentle”) in virtù del suo formfactor un po’…retrò.

Wine Smart, infatti, è uno smartphone a tutti gli effetti (ha Android 5.1.1) ma che guarda al passato, a coloro che (e sono 15 milioni in Italia) usano ancora telefoni vecchia maniera, per via della sua forma a conchiglia (un po’ come il trasmettitore di Star Trek).

In questo modo si riesce ad unire il meglio dei due mondi: chi ama il passato, potrà usare i tasti direzionali per muoversi all’interno di un’interfaccia semplificata (e potrà usare il comodo tastierino alfanumerico per i messaggi), mentre chi adora la nuova era degli smartphone potrà usare lo schermo che, come in tutti i moderni telefoni, è totalmente e decisamente touch.

A proposito dello schermo, come detto touch, troviamo un 3.2 pollici (risoluzione 320×480) con fotocamere anteriore VGA, mentre quella posteriore è di appena 3 megapixel. All’interno troviamo un processore quad core Qualcomm Snapdragon a 1.1 Ghz ed una GPU Adreno 304 abbinati a 1 GB di RAM ed a uno storage di 4 GB di ROM (per fortuna espandibili!).

La batteria, infine, è agli ioni di litio ed è di soli 1700 mAh: un po’ poco anche perché le connessioni (LTE, Wi-Fi 802.11 b, g, n, Bluetooth 4.1 etc) di certo non mancano e, com’è risaputo, sono tra le cause principali del calo di autonomia dei device mobili.

Il dispositivo, in sé, sembra davvero adatto a tutti ma potrebbe tornare molto utile a quanti sentono la mancanza di una tastiera fisica ed al pubblico di una certa età che, ribadiamolo sempre, non per forza deve spaventarsi di fronte alle nuove tecnologie della comunicazione. 

Continua a leggere su Fidelity News