“La vita è breve, concediti una storia“: è questo lo slogan di Ashley Madison, famoso sito web di incontri nato nel 2001, che può contare oggi più di 124 milioni di visitatori mensili stando alle statistiche offerte da SimilarWeb. Peccato che siano oramai lontani i tempi in cui gli infedeli potevano riuscire a darsi alla pazza gioia, senza il timore di venire scoperti: ad oggi infatti ogni attività online viene puntualmente monitorata, e per riuscire a tradire e farla franca è praticamente obbligatorio evitare di lasciare tracce virtuali. In caso contrario, il rischio che la relazione clandestina venga alla luce è straordinariamente alto.
E’ proprio questo ciò che stanno scoprendo a loro spese milioni di utenti di Ashley Madison, che confidavano sulla segretezza e sul riserbo offerti dal sito per poter fantasticare online con partner differenti dal proprio compagno (o dalla propria compagna) di vita. Perché un gruppo di hacker è riuscito ad eludere i sistemi di sicurezza del sito di incontri, ed accedere al suo database; e minaccia ora di rivelare pubblicamente nomi, indirizzi e foto osè di ben 37 milioni di “stronzi traditori”.
Gli hacker “al servizio gratuito dei traditi” si fanno chiamare The Impact Team, ed hanno posto una rigida condizione per evitare di rendere pubblici tutti i dati sensibili degli utenti (comprese anche le loro foto compromettenti, e persino una descrizione delle loro varie fantasie sessuali): hanno infatti chiesto ad Avide Life Media (società proprietaria del sito) di chiuere Ashley Madison una volta per tutte.
Anche Established Men, pagina partner di AM, dovrà venire definitivamente cancellata, affinché gli hacker decidano di non portare a termine la loro opera di “gogna online di massa“. Il comunicato con le loro richieste recita infatti: “Ad Avid Media Life è stata data istruzione di chiudere permanentemente Ashley Madison ed Established Men in via permanente, o rilasceremo i dati degli utenti, compresi profili con tutte le fantasie sessuali degli utenti, le transazioni con carte di credito, nomi ed indirizzi reali, nonché documenti ed e-mail degli impiegati”.
Si tratterebbe quindi di uno scandalo di proporzioni catastrofiche, senza eguali nella storia dei siti di incontri. Il perché di questo gesto così estremo è stato spiegato dagli stessi hacker, i quali hanno riferito che gli utenti di AM sono: “Stronzi traditori, che non meritano nessun genere di discrezione”.
Come rivelato dagli stessi pirati informatici, nello scottante database a loro disposizione figurano anche nomi eccellenti della politica e della finanza internazionale. Ma anche questa non è affatto una sorpresa. Nel frattempo Noel Biderman, chief executive di Ashely Madison, ha tuonato che: “Si tratta di un atto criminale”, affermando che la società sta lavorando insieme alla polizia per risalire agli autori dell’attacco.
Gli hacker tuttavia non sembrano essere affatto scoraggiati dall’ipotesi delle ripercussioni penali. Nel loro comunicato infatti, si fanno beffe dei traditori e del sito d’incontri, affermando che: “Più di 37 milioni di utenti, molti dei quali residenti negli USA ed in Canada, che rappresentano una percentuale significativa della popolazione, stanno per avere una pessima giornata. Incluse persone ricche e potenti”.