Vicenda Bip Mobile secondo atto: pesanti accuse e repliche

Dopo le violentissime accusa lanciate da Bip Mobile contro Telogic nel suo sito ufficiale, l’Agcom ha convocato il gestore per martedì 7 gennaio

Vicenda Bip Mobile secondo atto: pesanti accuse e repliche

La vicenda crack Bip Mobile continua. Dopo le violentissime accusa lanciate da Bip contro Telogic nel suo sito ufficiale, l’Agcom ha convocato  il gestore virtuale per martedì 7 gennaio nell’estremo tentativo di trovare una soluzione alla vicenda.

Da parte sua Bip così scrive nel suo sito: “L’operato di Telogic è stato subdolo ed incontrollabile a partire dai primi giorni di ottobre quando ha, prima, disabilitato, senza preavviso, i servizi di segreteria per tutti i clienti e poi, a novembre, ha ridotto a pochi Kbps la banda delle comunicazioni dati UMTS. Entrambe le azioni sono state giustificate da Telogic come “fault” delle loro piattaforme e mai risolti.

L’interruzione dei servizi da parte di Telogic è stata una decisione improvvisa e violentissima, senza nemmeno lasciare il tempo a Bip di predisporre un piano di intervento concordato con l’Agcom a tutela degli utenti, per garantire loro, in particolare, la possibilità di MNP e la conservazione del credito residuo al giorno in cui Telogic ha interrotto i suoi servizi. Infatti, è un dato di fatto che Telogic abbia interrotto anche il servizio relativo alle chiamate entranti sui numeri Bip, isolando repentinamente e completamente gli abbonati di Bip. Così facendo, tra l’altro, Telogic ha interrotto, senza alcun motivo, una importante fonte di ricavi a favore di H3G”.

L’accusa di essere insolvente ha lasciato Bip esterrefatto, e l’accusa contro 3Italia e Teologic è continuata:  “le difficoltà economiche e finanziarie di Bip sono state determinate dal fatto che Bip è stata costretta, almeno fino ad oggi, a vendere agli utenti finali i propri servizi sottocosto: infatti, nonostante le ripetute denunce presentate all’AGCM e all’AGCOM, Telogic e H3G (3 Italia) le hanno imposto prezzi all’ingrosso assai più alti di quelli che la stessa H3G e gli altri gestori mobili praticano ai loro clienti finali“.

Le accuse non potevano certo rimanere senza replica. H3G ha, infatti, diramato una nota in cui afferma: Con riferimento al comunicato stampa di BIP Mobile, H3G tende a precisare che quanto dichiarato dalla stessa BIP circa i rapporti tra H3G, BIP e Telogic è destituito da ogni fondamento in virtù del fatto che NON è mai esistito alcun rapporto contrattuale tra BIP e H3G. Già a partire da maggio 2013, la situazione di difficoltà di Telogic è stata segnalata all’AGCOM che ha tenuto una serie di audizioni nelle quali è stata rappresentata da Telogic una grave situazione di insolvenza da parte di BIP Mobile nei suoi confronti. Nonostante l’AGCOM avesse autorizzato H3G a interrompere la fornitura di servizi verso Telogic dal 28 ottobre, attraverso la delibera 549/13 CONS nota a tutti gli operatori coinvolti e dunque anche a BIP Mobile, H3G ha continuato ad offrire il servizio a Telogic al fine di evitare un grave pregiudizio agli MVNO gestiti dalla stessa Telogic. Tutto ciò in assenza di un espresso obbligo giuridico vista l’inesistenza di un rapporto contrattuale tra H3G e gli MVNO clienti di Telogic. Inoltre, ad oggi non risulta che sia stato aperto alcun procedimento nei confronti di H3G da parte dell’AGCM. L’unico procedimento aperto in sede AGCOM, conclusosi proprio con la delibera 549/13 CONS, ha sancito la correttezza del comportamento tenuto da H3G.
Inoltre, l’infondatezza di quanto sostenuto da BIP sull’onerosità dei prezzi all’ingrosso trova conferma nel fatto gli altri MVNO attivi sulla rete di Telogic non si trovano nelle medesime condizioni di BIP Mobile. Pertanto, H3G diffida BIP Mobile dal continuare a diffondere notizie false e lesive della sua immagine riservandosi di agire nelle sedi opportune
“.

Come si può vedere, il tentativo del 7 Gennaio, sarà un mero esercizio di diplomazia, più che una vera e propria conciliazione!

Continua a leggere su Fidelity News