Anche il premier Matteo Renzi ha voluto dire la sua sulla questione che ha investito la Lega Pro e la Serie D, con un nuovo scandalo di calcioscommesse che rischia di sconvolgere il mondo delle serie minori: “Ora basta con il fatto che personaggi di discutibile approccio governino il calcio a tutti i livelli. Faccio un appello alla Federazione, alla Lega, al Coni: restituiamo il calcio alle famiglie“, dice Renzi ai microfoni di Rtl 102.5, definendo imbarazzante lo scandalo scoppiato nei giorni scorsi.
Matteo Renzi, incalzato sulla questione, continua: “Sono disgustato, perché il calcio è anche un valore aggiunto per l’immagine di un Paese all’estero, e negli ultimi anni c’è sempre uno scandalo che ci lascia senza parole. E’ arrivato il momento di cambiare totalmente il sistema. Mi piacerebbe fare questa cosa insieme, una volta passate le elezioni regionali chiederò a tutte le forze politiche di metterci insieme intorno a un tavolo. Bisogna dare con chiarezza a certi personaggi del mondo del calcio un messaggio forte di stop. Il calcio è delle famiglie e non delle società di consulenza dei diritti tv”.
Il discorso del premier, poi, si sposta sulla questione sicurezza negli stadi: “Non è possibile che andare allo stadio sia un’impresa: devi superare tre tornelli, ti svitano il tappo della bottiglia di plastica, ti tocca stare con l’acqua in mano, prendi tuo figlio, lo porti dentro, e poi vedi che nel settore accanto partono le bombe carta e pensi: ‘A me hanno controllato anche il tappo e questo lo hanno fatto entrare con le bombe carta?‘”.
Non si fa attendere la risposta di Carlo Tavecchio, presidente della Figc: “Il calcio è parte lesa, noi abbiamo voglia e la forza di difenderlo”, ha detto in un’intervista a Canale 5, “senza controlli questa situazione non la risolviamo mai. Servirebbe una sorta di casellario giudiziario perché alla fine sono quasi sempre gli stessi che si riciclano bellamente nel sistema“. Tavecchio, poi, chiude così: “Siamo talmente ripetitivi nel delinquere che diventa una cosa monotona”.