L’ultima ruota del carro: Giovanni Veronesi dirige Elio Germano

L'ultima ruota del carro, film di Giovanni Veronesi in questi giorni al cinema, racconta tre decenni di storia italiana visti dal punto di vista di un cittadino qualsiasi e lo sforzo di stare a galla nonostante il decadere dei valori della società.

L’ultima ruota del carro: Giovanni Veronesi dirige Elio Germano

Con L’ultima ruota del carro, il regista Giovanni Veronesi racconta trent’anni di storia italiana visti attraverso gli occhi di un cittadino qualsiasi, interpretato da Elio Germano.

Ernesto è nato in un quartiere popolare di Roma, è appassionato di calcio, si barcamena tra diversi lavori per portare a casa la pagnotta e mantenere la famiglia che ha costruito con Angela, compagna di una vita. La sua è la vita di milioni di altri cittadini italiani nati negli anni ’60: L’ultima ruota del carro propone infatti il punto di vista della persona qualunque, intenta a perseguire sogni, obiettivi ed ambizioni cercando di non smarrire l’integrità morale. Attraverso lo sguardo di Ernesto, ripercorriamo la fine del socialismo, la discesa in campo di Berlusconi, gli scandali e le delusioni dell’Italia degli ultimi anni.

Il personaggio di Ernesto è ispirato ad Ernesto Fioretti (presente in un cameo nel film), autista di Giovanni Veronesi e prima di lui di Carlo Verdone e molti altri, la cui particolarità è appunto di non avere avuto una vita particolare, in cui il pubblico può facilmente riconoscersi.

Dopo una lunga carriera come sceneggiatore e regista, in cui ricordiamo i tre capitoli di Manuale d’amore, Giovanni Veronesi, a detta di molti, ha raggiunto con L’ultima ruota del carro il punto più alto della sua produzione, grazie anche ad un cast composto di alto livello: nel ruolo del protagonista troviamo Elio Germano, giustamente acclamato come uno dei più talentuosi attori italiani di questi tempi; la moglie Angela è interpretata da Alessandra Mastronardi, conosciuta soprattutto per la sua presenza nella serie tv I Cesaroni. Accanto a loro Ricky Memphis, Sergio Rubini, Alessandro Haber.

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