Debutterà il prossimo martedì 28 aprile su Fox Comedy, il canale 128 dedicato alle sit-com della piattaforma Sky, alla 23:15, la prima stagione di Last Man on Earth, una comedy composta da 13 episodi da 20 minuti ciascuno, prodotta da Chris Miller e Phil Lord (The Lego Movie).
Il soggetto e la sceneggiatura della nuova serie televisiva ambientata nell’anno 2020 sono a opera di Will Forte, comico del Saturday Night Live, recentemente visto al cinema in pellicole brillanti come Nebraska di Alexander Payne e Tutto può accadere a Broadway di Peter Bogdanovich, che interpreterà anche il protagonista, Phil Miller.
Phil Miller scopre così che, una terribile pandemia causata da un virus micidiale ha ucciso tutta la popolazione del pianeta. Unica eccezione: lui.
The Last Man on Earth è una commedia post-apocalittica che fa un po’ il verso a The Walking Dead e in cui tutto, ma veramente tutto, è affidato al suo istrionico protagonista. Phil Miller, infatti, dopo aver cercato, senza successo, sopravvissuti per tutto il Nord America, decide di far ritorno nella sua città natale, Tucson, in Arizona, dove si stabilisce in una lussuosa villa che arreda con cimeli dal valore inestimabile. Dopo essere rimasto da solo per quasi due anni, Phil si impossessa di un pub dove posiziona tanti palloncini sui quali ha disegnato delle facce umane che considera i suoi migliori amici. Ma non rimarrà solo ancora per molto.
Durante il viaggio verso casa, infatti, Phil ha scritto su un cartellone pubblicitario gigante la frase “alive in Tucson” (vivo a Tucson), nella speranza che qualche sopravvissuto potesse vederlo. E infatti accede proprio questo. Mano a mano parecchie persone iniziano a presentarsi alla sua porta, come Melissa, la splendida superstite che fa perdere la testa al protagonista.
The Last Man on Earth, che ha debuttato negli States a marzo, è già stato confermato per una seconda stagione. La forza della serie risiede sia nell’idea di base, sia nella la scorrettezza del protagonista che, inizialmente, appare molto simpatico ma, man mano che arrivano gli altri superstiti, mostra tutta la sua meschinità. Fa anche riflettere il fatto che, nonostante la totale libertà causata dall’apocalisse mondiale, tutti i personaggi della serie tv, quando si trovano ad interagire con altri esseri umani, tentano di rispettare i valori di una società che non esiste più, non parlando quasi mai in maniera schietta, nemmeno in una situazione così drammatica durante la quale la popolazione mondiale si è ridotta all’osso.