Safer Internet Day 2016: timori per e-commerce, home-banking e giovani

Oggi ricorre la giornata mondiale della sicurezza informatica, "il Safer Internet Day", ed un quadro del rapporto "cittadini, giovani, internet" ci è offerto - in modo molto chiaro - grazie ai rapporti di Eurostat e Generazioni Connesse.

Safer Internet Day 2016: timori per e-commerce, home-banking e giovani

Oggi, 9 Febbraio 2016, ricorre il “Safer Internet Day“, la giornata mondiale della sicurezza su internet promossa dalla Commissione europea, e sia l’istituto statistico Eurostat che “Generazioni connesse” pubblicano dei rapporti utili a farsi un’idea del rapporto tra cittadini europei (anche i più giovani) e rete internet.

In particolare, il rapporto dell’Eurostat spiega che i cittadini europei hanno avuto meno problemi su internet: il 75% ha navigato senza pericolo mentre solo il 25% ha avuto difficoltà con hackeraggio dei dati, virus, o accesso dei minori a siti “discutibili”. Nel complesso possiamo dire che i paesi, internettianamente più sicuri, siano stati – nell’anno appena trascorso – la Repubblica Ceca, la Slovacchia, l’Olanda, e l’Irlanda mentre, all’opposto, le nazioni che hanno accusato più difficoltà – in termini di sicurezza telematica – sono state Portogallo, Ungheria, Malta e Francia. In questa particolare classifica, l’Italia si trova a centro classifica.

Il problema è che la maggior sicurezza, in generale per il cittadino europeo e per alcuni di essi in particolare, è frutto anche di una maggior diffidenza verso la Grande Rete. A volte, minori pericoli si corrono perché, semplicemente, ci si cimenta di meno in rete. 1 cittadino europeo su 5, infatti, ha dichiarato di non aver comprato online, di non aver usato l’e-banking, o di essersi connesso solo dalla rete di casa. In Italia, grosso modo, siamo messi un pochino peggio: da noi 1/4 dei cittadini ha rinunciato a connettersi in mobilità, fuori casa, onde far anche e-commerce e home-banking.

Almeno, dalle nostre parti, possiamo vantare di esser tra i paesi che più hanno diminuito l’esposizione ai virus informatici: 5 anni fa, ad esserne colpito, era un italiano su 1, mentre oggi siamo ad 1 italiano su 5. Ancora sotto Olandesi, Cechi e Slovacchi – quasi immuni al contagio informatico – ma sostanzialmente meglio di Croati, Ungheresi, Bulgari, Maltesi e Portoghesi per i quali farsi infettare il computer è una tragica prassi quotidiana ancora oggi.

E veniamo ai giovani. In questo caso, il rapporto – realizzato da Skuola.net e Università di Sassari – è stato pubblicato da “Generazioni connesse” secondo il quale emergono dati piuttosto preoccupanti in merito al rapporto dei nostri giovani con internet. La maggior parte di essi, infatti, non è consapevole del problema del cyberbullismo e, in tanti, accusano una certa dipendenza dal web: il 17% dei ragazzi rimane connesso tra le 5 e le 10 ore e un’ugual percentuale si dichiara “always on” (persino di notte). Tra le app killer, capaci di creare una vera dipendenza, figurano quelle di messaggistica e quella di stampo social come Whatsapp (90%), Facebook (64%) ed Instagram (61%).

Piccola chicca per tutti i lettori di Fidelity Tecnologia. Un premio per esser arrivati sino a questo punto dell’articolo ve lo siete meritati. Sapevate che Google, oggi, regala ben 2 GB di spazio gratis sul proprio Google Drive nel caso facciate il controllo di sicurezza al vostro account? Per eseguire il check-up, basta recarsi qui e, a procedimento ultimato, potrete notare il vostro free storage passare da 15 a 17 GB in maniera permanente.

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