Facebook carpirebbe la nostra posizione per suggerirci future amicizie

Secondo un'inchiesta del portale Fusion, sembrerebbe che Facebook tenda a suggerire le possibili nuove amicizie sulla base di coordinate geografiche raccolte senza autorizzazione. Cosa c'è di vero in tutto ciò?

Facebook carpirebbe la nostra posizione per suggerirci future amicizie

Nei giorni scorsi, la rivista online “Fusion” ha pubblicato un’inchiesta dalla quale si evinceva che Facebook, il celebre social network in blu, ci suggerirebbe i nuovi potenziali amici in base ad una sorta di stalking off-line non autorizzato. Sarà vero?

L’inchiesta del portale Fusion.net si è incentrata sulla famosa sezione degli amici suggeriti, quella che dovrebbe permetterci di incrementare le nostre reti sociali sulla base di amicizie o di interessi comuni. Ebbene, secondo diverse testimonianze raccolte, sembra che Facebook tenderebbe a suggerirci le possibili nuove amicizie sulle base anche di altri fattori e, tra questi, vi sarebbe la posizione. Ma attenzione: la posizione verrebbe carpita anche quando non si siano concesse esplicitamente, sull’app mobile, le autorizzazioni all’uso delle coordinate GPS: basterebbe un check-in o un post geolocalizzato per essere “seguiti” nei propri spostamenti. E le segnalazioni dei potenziali contatti agirebbe di conseguenza su queste basi.

In seguito alla pubblicazione di questo dossier, Facebook è stato investito da polemiche ed una sua portavoce ha ammesso che la posizione è uno degli elementi che si considerano nel suggerire i potenziali amici. Peccato che, poco dopo, visto il casino della dichiarazione precedente, Facebook abbia smentito frettolosamente la cosa parlando di un esperimento, in tal senso, occorso molto tempo fa sulla base di dimensioni cittadine. In realtà, Fusion ha ottenuto diverse testimonianze che Facebook sta decisamente mentendo: ad alcuni utenti son stati suggerite persone dello stesso bar ove, la mattina, fan colazione e, ad un lettore, è stata suggerita la segretaria del proprio psicanalista. E questi sono i casi meno imbarazzanti: suggerire gli amici su basi geolocalizzate molto specifiche può anche essere pericoloso per la propria riservatezza e libertà d’azione e di espressione.

Facebook rischia qualcosa? Oh sì. In base agli accordi stretti con la Federal Trade Commission, Facebook aveva concordato di raccogliere i dati geografici degli utenti solo per particolare usi dichiarati nella policy di servizio del network. Per ogni altro uso differente dei medesimi dati, avrebbe dovuto chiedere l’autorizzazione preventiva agli utenti. Cosa che, evidentemente, NON è stata fatta.

E noi utenti cosa possiamo fare? Semplice: entrare nelle Impostazioni Generali del proprio smartphone e prendere con cura una decisione in merito a quanto e quando consentire l’uso della propria posizione geografica. 

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