Oggi giorno, se siamo in giro per l’Italia ed abbiamo bisogno di un farmaco, non basta aver con sé la ricetta del proprio medico curante. Nel caso non si voglia pagare il farmaco di tasca propria, occorre sempre recarsi presso la più vicina guardia medica e farsi fare una nuova ricetta che certifichi anche le esenzioni cui si ha diritto.
Da Marzo, comunica Federfarma, le cose cambieranno grazie alla ricetta medica digitale che sarà valida in tutt’Italia. Già un mese fa il consiglio dei ministri aveva dato il via libera alla circolazione delle ricette de-materializzate su tutto il territorio nazionale. A seguito di un incontro presso la sede del Ministero della salute, Federfarma – l’associazione dei proprietari di farmacie – ha comunicato che entro una settimana Sogei, la società che si occupa della digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, rimuoverà i blocchi dal sistema centrale mentre le varie software house implementeranno a dovere i gestionali delle varie farmacie.
Quando questa fase sarà ultimata, entro la settimana prossima, i farmacisti dovrebbero essere in grado di inviare anche i promemoria online delle ricette cartacee extra-regionali, come già oggi avviene per quelle “interne”. Il gestionale di ogni farmacia, poi, potrà tener memoria di esenzioni e ticket di altre regioni e potrà applicarli automaticamente sulla ricetta presentata, ancorché fuori regione, senza alcun intervento manuale da parte del farmacista.
Il sistema, ricorda Federfarma, sarà sbloccato dai filtri regionali entro i primi di Marzo e sempre entro Marzo entrerà a regime. Nel frattempo, recependo le richieste di Federfarma, l’interregno sarà gestito secondo le indicazioni fornite da alcuni assessorati regionali alla Sanità: ad esempio, Sicilia e Lombardia permetteranno – per un breve lasso di tempo – di spedire i promemoria in modalità “ricetta rossa”.
Poi, quando – da Marzo – la ricetta medica digitale sarà valida in tutta Italia, potremo finalmente considerarci passati allo Schengen del farmaco e dire addio ad una bella carrellata di inutili complicazioni burocratiche.