Riondino parla a Blogo del suo personaggio, dei suoi pregi e difetti

Michele Riondino ha detto che ha accettato il ruolo grazie al suo incontro con Camilleri. L'autore infatti ha dato all'attore tanti spunti con i suoi racconti. Le nuove puntate di Montalbano in onda da stasera, lunedì su Rai 1

Riondino parla a Blogo del suo personaggio, dei suoi pregi e difetti

ROMA. Nella nuova serie del Giovane Montalbano, pare che il commissario sia andato proprio vicino alle nozze con Livia, la storica fidanzata. Infatti, le nuove puntate mostrano un Montalbano che frequenta addirittura il corso prematrimoniale, compra il vestito ed è pronto a trasferirsi a Genova. Il destino però scrive un altro finale e proprio quel pomeriggio di maggio del 1992 sull’autostrada A29 viiene ucciso Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e la scorta nei pressi di Capaci, in provincia di Palermo.

Da quel momento Vigata sembra una città fantasma e mentre Montalbano entra in commissariato tutti guardano la tv con le lacrime agli occhi. Il commissario così chiama Livia e rimanda le nozze che, in verità, non saranno mai celebrate. In un’intervista di Bolgo Riondino ha risposto così alla domanda se ha avuto timore di avvicinarsi al ruolo. Ecco le parole di Riondino: Quando abbiamo girato la prima stagione, tre anni fa, temevo che i fan di Montalbano ci avrebbero picchiato. Il lavoro che abbiamo fatto ci ha reso molto forti, il pubblico ci ha seguito. Oggi scopriamo il personaggio dal punto di vista più umano, privato, attraverso il rapporto con Livia e un’altra donna”.

Riondino aggiunge, sul fatto che il personaggio si lascia sedurre e non si assume responsabilità, che è una persona fragile. Il fascino di Montalbano è dato dal fatto che è un uomo del Sud. Riondino spieg che Montalbano è un lupo solitario e che Livia rappresenta l’universo femminile: infatti, nel legame con lei c’è la mancanza del rapporto di Salvo con la madre.

Riondino ha voluto ribadire che Camilleri lo ha convinto ad accettare questo ruolo e che lui aveva molta paura. Durante il loro incontro hanno chiaccherato e i suoi racconti hanno dato all’attore l’ispirazione per calarsi nel personaggio. Saviano ha definito Riondino “un talento del Sud”, parole che per l’attore sono state molto gratificanti. E l’attore ha detto:”Mi ha lusingato, lo stimo. Il legame con la mia terra è fondamentale. La coscienza civica deve muoversi, Taranto è bellissima nonostante i veleni, dopo l’isola di San Pietro c’è un delfinario, a due miglia dal porto. La natura ci può salvare, non bisogna puntare solo sulla grande industria”.

In futuro l’attore porterà in scena Euridice e Orfeo di Valeria Parrella che ha riscritto il mito di Orfeo e Euridice.

Continua a leggere su Fidelity News