Muore a Roma Gianni Boncompagni all’età di 84 anni

Si è spento Gianni Boncompagni, aveva 84 anni. In una carriera poliedrica e lunga oltre 50 anni, ha cambiato la faccia dello spettacolo italiano.

Muore a Roma Gianni Boncompagni all’età di 84 anni

A dare l’annuncio all’Ansa sono state le figlie: “Dopo una lunga vita fortunata, circondato dalla famiglia e dagli amici se n’è andato papà, uomo dai molti talenti e padre indimenticabile”.

Padre della tv leggera e imprevedibile, Boncompagni firma una serie di successi uno dopo l’altro. Debutta in tv con “Discoring”. Poi arriva “Pronto, Raffaella?”, condotto da Raffaella Carrà, di cui è stato pigmalione e fidanzato decennale. Ancora, “Pronto, chi gioca?”, condotto da Enrica Bonaccorti e poi anche ben tre edizioni di “Domenica in”. Passato a Mediaset, inventa “Primadonna” condotto da Eva Robin’s e soprattutto quello che farà tendenza “Non è la Rai”, programma con cui lancia Ambra Angiolini che diventa l’idolo dei teenagers.

Prima della tv, per Boncompagni c’è stata la radio. Anche lì ne rivoluziona il linguaggio negli anni Sessanta e Settanta con programmi come “Bandiera gialla” e “Alto gradimento”, complice l’amico di sempre Renzo Arbore.

Firma anche delle hit musicali: “Ragazzo triste”, portata in classifica da Patty Pravo. “Il mondo”, successo mondiale lanciato nel 1965 da Jimmy Fontana, nonché tutte le hit di Raffaella Carrà, da “Tuca tuca” a “Tanti auguri” e ancora “A far l’amore comincia tu”.

Apprendendo la notizia della scomparsa, il primo affranto omaggio arriva da Pippi Baudo che dice: “Gianni Boncompagni è stato un pilastro, ha segnato la storia della radio e della tv. Un grande amico. Con ironia e creatività ha rivoluzionato la radio con Renzo Arbore….La tv di oggi non gli interessava più, non la guardava, non era nelle sue corde”.

Uomo di grande intelligenza e ironia, lo definisce Maurizio Costanzo, che ne ricorda gli anni di radio insieme.

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