Orrore e polemiche, soprattutto da parte dei più convinti animalisti, si sono scatenate a livello mondiale in seguito ad una puntata dell’edizione vietnamita del noto programma di cucina “MasterChef”, in cui una tartaruga è stata decapitata in diretta da un concorrente. Certo è che ogni Paese ha la propria cultura alimentare, ma forse questo è davvero troppo.
La concorrente è una ragazza di 21 anni, Khanh Phuong, che è stata filmata proprio mentre decapitava la povera tartaruga ancora viva per metterla in pentola e ricavarne il piatto richiesto dalla sfida. La ragazza ha impugnato una mannaia, ha aspettato che la tartaruga facesse uscire la testa dal guscio per decapitarla con un colpo deciso, tanto da essere stato definito feroce. Infatti, proprio la ferocia del gesto ha causato molte polemiche e non tanto invece il fatto di aver cucinato una tartaruga, dal momento che la tartaruga è un cibo particolarmente prelibato nel continente asiatico. Il direttore del canale tv e la giovane concorrente sono stati costretti a scusarsi pubblicamente con il seguente comunicato: “Cerchiamo di essere flessibili per quanto riguarda i piatti di ogni zona del mondo, rispettando le tradizioni culinarie, ma esortiamo sempre a non cucinare animali vivi”. Addirittura sembra che Khanh stessa sia rimasta scossa dalla prova e che per giorni non sia riuscita a chiuder occhio la notte. In effetti la ragazza sembrava piuttosto ostile all’obiettivo della prova, visto il grido fatto in diretta dalla stessa mentre compiva il gesto.
Il 70% dei telespettatori vietnamiti, che comunque sono abituati dalla loro cultura culinaria a vedere le tartarughe sulle loro tavole, hanno giudicato la scena mandata in onda troppo feroce e di cattivo gusto; gli abitanti dei Paesi occidentali in seguito alla diffusione del video choc tramite il web, avvenuta nel giro di poche ore, sono rimasti ancora più sconvolti non essendo appunto abituati a ciò.
Forse la prossima volta gli spietati giudici della trasmissione opteranno per delle prove diverse, che non prevedano magari l’uccisione di animali vivi. C’è da dire però che anche in Italia, sebbene l’effetto prodotto sia stato diverso, i concorrenti hanno dovuto cucinare aragoste e astici vivi prima di venire buttati in pentola.