Le Iene, dubbi su legittimità atti M5S per la candidatura di Raggi a Sindaco

Ancora una volta il programma giornalistico de "Le Iene", evidenzia delle anomalie che riguardano stavolta la raccolta firme della candidata a Sindaco di Roma, Virginia Raggi.

Le Iene, dubbi su legittimità atti M5S per la candidatura di Raggi a Sindaco

Ci sono state delle anomalie negli atti per la presentazione della candidata Virginia Raggi a Primo Cittadino della capitale italiana? Questo è il quesito che nella scorsa puntata de “Le Iene Show” si è posto l’inviato Filippo Roma, che ha cercato di fare il punto sulla questione.

Ciò che cerca di capire e spiegare l’inviato del noto e amato programma giornalistico targato Mediaset è se in sostanza è stato commesso un falso al momento della presentazione delle firme che sostenevano la candidatura a Sindaco di Roma dell’attuale Primo Cittadino.

Le firme di cui sopra sono, in sintesi, quelle che ciascun partito deve raccogliere per sostener la propria lista di candidati. che si presentano alle elezioni. Raccolta che ha procurato non pochi problemi in altre citta al Movimento Cinque Stelle. A tal riguardo il Consigliere Comunale Lista Marchini, Alessandro Onorato, intervistato sulla questione dichiara, con documentazione alla mano, che il 20 aprile del 2015 il M5S dichiara, nell’atto principale della raccolta firme utili per la presentazione del candidato, 1352 firme utilizzando 90 atti separati.

Ma come ampiamente pubblicizzato anche dal movimento stesso, il giorno della raccolta delle firme è avvenuto ben tre giorni dopo, ovvero il 23 aprile 2016. Quindi la domanda che nasce spontanea è: Come faceva il M5S a sapere il 20 aprile cosa sarebbe successo il 23? Veggenza?

Sul fatto viene ovviamente sentito il rappresentante del M5S, l’Avv. Canali, che assicura riguardo la legittimità degli atti, perchè spiega essere atti progressivi, quindi tutti perfettamente in regola con l’attuale normativa vigente. Di parere contrario sono invece specialisti di Diritto amministrativo, come l’avvocato Bruno Santamaria, che sottolinea il fatto che anche in presenza di atti amministrativi progressivi, le date devono corrispondere al contenuto dell’atto.

Siamo davanti ad una lista illegittima, dovuta alle false attestazioni contenute o solo tanto rumore per nulla? Sulla questione, l’inviato consulta anche dirigenti del Ministero dell’Interno, così come gli altri candidati alle elezioni, che spiegano come il contenuto degli atti deve corrispondere sempre alla data in cui queste cose si dichiarano.

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