Si parla sempre più spesso di Android, il sistema operativo di Google. Il suo lato forte è quello di essere open source, un progetto libero per poter essere modificato e riprogettato. La community di sviluppatori può contribuire sensibilmente alla scoperta di bug, falle di sicurezza, o semplici correzioni grafiche o di testo. Un team di sviluppatori può anche creare la sua versione del sistema operativo, sempre basata su Android: quasi ogni OEM lavora in questo modo, infatti la grafica cambia da una marca all’altra.
Un particolare gruppo di persone ha voluto fare qualcosa di più di una semplice versione del sistema operativo mobile. Lo ha ottimizzato e affinato a tal punto da renderlo compatibile per un uso quotidiano su PC. Proprio per questo, già da un po’ di tempo, è stato presentato Remix OS. Cos’è?
È un sistema sempre basato su Android, però ha qualcosa di particolare: è stato modificato a tal punto da essere considerato un ibrido, ovvero una sorta di via di mezzo tra un sistema per mobile e un sistema per PC. Tra i due sistemi ci sono delle differenze abissali, ma Remix OS è la giusta risposta a chi vuole far combaciare le due realtà.
Remix OS è arrivato alla versione 3.0, integrando anche le potenzialità di Marshmallow, l’ultimo sistema operativo di Android. I miglioramenti introdotti dall’ultima release sono molteplici. Forse l’installazione avrebbe bisogno di una “ripulita”, ma ciò significherebbe ripartire da zero. La sua peculiarità è la possibilità di poter essere installato direttamente sul vostro hard disk come secondo sistema operativo, oppure come sistema montato su penna USB, dando la possibilità di poter effettuare il boot direttamente da un’altra periferica senza occupare spazio prezioso. Procuratevi una capiente pen-drive, oppure assicuratevi che ci siano abbastanza gigabyte sul vostro hard disk. Infine, è un sistema operativo completo, con interfaccia a finestre personalizzabili, supporto per Android e per schede grafiche Nvidia e AMD migliorato ed ha una elevata produttività.