Tiziano Ferro: “Questi stadi sono un evento unico”.

Dopo il grandissimo debutto del suo “Lo Stadio Tour 2015”, avvenuto appena tre giorni fa allo Stadio Olimpico di Torino, Tiziano Ferro si prepara per la seconda tappa di questa sua nuova avventura: lo Stadio Artemio Franchi di Firenze.

Tiziano Ferro: “Questi stadi sono un evento unico”.

Dopo il grandissimo debutto del suo “Lo Stadio Tour 2015”, avvenuto appena tre giorni fa allo Stadio Olimpico di Torino, Tiziano Ferro si prepara per la seconda tappa di questa sua nuova avventura che lo condurrà in giro per gli stadi italiani, in otto tappe da urlo.

Questa sera, infatti, sarà la volta dello Stadio Artemio Franchi di Firenze e,  che li aspetta. Eh già, perché ad attenderli ci sarà un Tiziano del tutto inedito, un Tiziano diverso da quello che tutti noi siamo abituati a vedere nei Palasport. A confermarlo è lo stesso cantautore, durante un’intervista: “Ho la presunzione di dire: questi stadi sono un evento unico. Chi c’è, c’è. E chi non c’è, non c’è. Nei palasport ci sarà un altro Tiziano Ferro”.

Un evento unico, quindi, al quale i fan del nostro caro Tiziano non possono certo mancare. E, per coloro i quali non si trovassero nel bel paese durante le date del tour negli stadi, il cantante ha paventato la possibilità di alcune date europee e di ulteriori date, durante l’autunno, nei Palasport della penisola: “In realtà stanno vendendo biglietti anche all’estero, da Ginevra a Bruxelles a Monaco. E poi mi piacerebbe tornare in Italia, in autunno, nei palasport”.

Per il momento, ancora nulla di confermato. Le uniche cose certe sono la scaletta dei concerti de “Lo Stadio Tour” (che iniziano con Tiziano Ferro che intona le prime note di “Perdono”, volando letteralmente sul palco, in smoking), i sette cambi d’abito del cantante e gli effetti speciali, anche se al centro ci sarà sempre e solo la musica: “Mai cantato per due ore e mezzo consecutive dal vivo. Ho sette cambi d’abito da effettuare al massimo in quaranta secondi, tutto è studiato al millesimo di secondo. Sì ci sono gli effetti speciali ma comunque la musica è al centro di tutto. Dovreste sentire come suona la band. D’ora innanzi mi sarà difficile suonare con altri musicisti. Loro mi hanno sfidato e io nelle prove ho dato il meglio. Perciò a questi straordinari virtuosi dedico il finale del concerto”.

Continua a leggere su Fidelity News