Troppo bello per essere vero! Siamo a Londra, al Westminster’s Central Hall la sera del 31 dicembre 2016.
Robbie Williams dà il meglio di sé per far trascorrere l’ultimo dell’anno nella spensieratezza e nel desiderio, che abita il cuore di tutti, di un anno sempre migliore del precedente. Scende dal palco che in qualche modo lo separa dalla folla che lo applaude come i fan sanno ben fare. Canta in mezzo a quella marea di persone.
Preso dall’aria di festa e di simpatia, forse anche dall’emozione, comincia ad incrociare le braccia stringendo le mani a chi si trova al suo fianco nella platea, poi continua a stringere le mani qua e là a chi gode lo spettacolo in prima fila, sempre al ritmo della musica, che continua a srotolare parole e note nel classico canto popolare inglese “Auld Lang Syne”.
Quindi il famoso cantante smette di stringere le mani – non si sa che cosa gli sia passato per la testa – risale veloce sul palco e con un’espressione piuttosto disgustata prende la tipica boccettina di disinfettante e comincia a spruzzarla nelle mani come se avesse toccato chissà quale possibilità di contaminazione.
Possiamo immagine la reazione dei presenti che, smartphone alla mano, hanno cominciato ad attaccare il famoso cantante attraverso i social network. Molti di questi fan lo stavano fotografando, altri filmando in una diretta oltre che credibile anche incresciosa.
L’atteggiamento snob di Robbie Williams ha raccolto disapprovazioni ovunque, solo qualcuno ha cercato di difenderlo immaginando che avesse voluto fare uno scherzo alla folla, o forse, chissà dare una lezione di igiene utile a chi frequenta luoghi pubblici in balia di mille microbi e batteri.
Non è stato così per chi dopo l’emozione unica della stretta di mano, magari con il cantante preferito, lo ha visto lavarsi le mani, davanti a tutti, cancellando ogni segno che poteva dire amicizia.