Smartphone: una persona su otto ne è dipendente

Uno studio dell'Università di Derby ha rivelato che il 13% degli utilizzatori di smartphone ne è dipendente. L'ossessione per i selfie e la loro pubblicazione narcisistica è un segno chiave della dipendenza

Smartphone: una persona su otto ne è dipendente

Gli smartphone sono ormai diventati oggetti di uso quotidiano per la maggior parte della popolazione, e sono innegabili i vantaggi in termini di produttività che questi strumenti hanno apportato alle vite delle persone. Sono molti però anche gli svantaggi, come sottolinea un nuovo studio della Università di Derby.

Secondo i risultati della ricerca gli smartphone provocherebbero dipendenza, che non fa che peggiorare con il continuo utilizzo del telefonini. Malumore, solitudine, gelosia ed una ossessione con l’aspetto fisico sarebbero tutti indicatori chiave di una dipendenza da smartphone, secondo quanto rivelato dallo studio.

Il docente di psicologia Zaheer Hussain, che ha condotto la ricerca, ha scoperto che più si utilizza uno smartphone più alto è il rischio di diventarne dipendenti, ed ha spiegato che alti livelli di narcisismo, cioè un eccessivo interesse o ammirazione di se stessi e del proprio aspetto fisico, sono il segno più comune ed evidente della dipendenza.

L’ossessivo scatto di selfie e la loro pubblicazione sui social network è quindi una indicazione fondamentale della dipendenza. “Una significante correlazione è stata trovata tra il narcisismo e la dipendenza verso i telefonini, suggerendo così che più una persona è narcisistica, più è probabile che diventi dipendente dallo smartphone,” dice Hussain.

La ricerca ha preso in considerazione 256 partecipanti di età media di 29 anni, ed ha scoperto che il 13% è dipendente dal proprio smartphone. Secondo i ricercatori, i telefonini dovrebbero essere venduti con l’avvertenza della possibilità di dipendenza insita negli smartphone.

Lo studio ci informa sull’eccessivo utilizzo degli smartphone e dell’impatto che questo ha sul benessere psicologico,” afferma Hussain. “Adesso utilizziamo quotidianamente gli smartphone in molti ambiti, quindi è importante essere consapevoli degli effetti psicologici.”

Lo studio ha anche rivelato che l’utente medio passa 3,6 ore al giorno sul dispositivo, mentre il 35% degli intervistati ha ammesso di aver utilizzato lo smartphone in aree vietate. I siti di social network sono le app più utilizzate, con l’87% degli utenti che ne fa uso, seguite da app di messaggistica istantanea, utilizzate dal 52%, e di notizie, con il 51%.

La ricerca ha anche scoperto che, nonostante il 46,8% degli intervistati parli di un miglioramento nelle relazioni sociali grazie ai telefonini, un quarto di loro ha ammesso che gli smartphone creano problemi di comunicazione nella vita reale.

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