Samsung annuncia il 1° tablet con scanner retinico, il Galaxy Tab Iris

Ultimamente si fa un gran parlare di quali feature potrebbe avere il nuovo super tablet di Samsung, il Note 6, in uscita per fine anno. Nel frattempo, l'azienda in questione ha annunciato, per la sola India, un tablet sperimentale dotato di sensore retinico...

Samsung annuncia il 1° tablet con scanner retinico, il Galaxy Tab Iris

Da qualche settimana si parla molto del nuovo tablet di casa Samsung, il futuro Note 6 (in uscita entro fine 2016), e si prospetta l’ipotesi che tale device possa essere munito di un sensore biometrico basato sulla scansione dell’iride. Anche per valutare l’affidabilità di una tale feature, in queste ore Samsung ha annunciato un tablet di fascia medio bassa, il Galaxy Tab Iris, destinato esclusivamente al mercato indiano.

Secondo quanto è possibile vedere dalle informazioni allegate all’annuncio in questione, si tratta di un tablet piuttosto massiccio (193.4 x 116.4 x 9.7 mm per 327 grammi) e dall’aspetto un po’ tozzo ed anonimo: anche il materiale di costruzione, rappresentato da una plastica opaca nera, non sembra particolarmente di qualità. In fondo, come vedremo, non si tratta di un prodotto destinato alle masse ed a tutti i mercati e, in ciò, tutto ha un senso.

Sotto la scocca troviamo un processore a quattro core, cloccato a 1,2 GHz ed abbinato ad un banco da 1.5 GB di RAM: la memoria dello storage interno ammonta ad 8 GB ed è espandibile grazie allo slot destinato alle schedine microSD.

Per quel che concerne il multimedia, la dotazione è “in tema” con la potenza di calcolo modestamente erogata: se l’audio comprende una radio FM, il display è un 7 pollici WSVGA (1024×600 pixel) ed è presente un’unica fotocamera, sulla cover posteriore, da 5 megapixel.

È proprio quest’ultima ad essere munita di uno scanner dell’iride: grazie a quest’implementazione, secondo Samsung, non solo si potranno scansionare – al volo – i documenti, ma si potrà anche autenticarsi per l’accesso ai servizi bancari (apertura di un conto, gestione delle proprie disponibilità) e per la fruizione di una lunga serie di servizi pubblici. In tal senso, e tanto per fare degli esempi pratici, sarà possibile aderire ai programmi di supporto ed inclusione finanziaria, ottenere il passaporto, certificare i propri contributi assistenziali ed i versamenti delle tasse. Il tutto in modo più sicuro di quanto ottenibile dalla scansione delle impronte e, soprattutto, in modo da andare oltre il pesante analfabetismo ancora diffusa sul suolo indiano: inoltre, con l’autenticazione via scansione dell’iride si mira anche a superare le barriere rappresentate dalla grande frammentazione delle lingue in questo angolo del mondo. Samsung, in ogni caso, ha precisato di aver distribuito un kit di sviluppo software (Identity SDK) per consentire ai programmatori di abilitare sempre nuovi servizi all’uso dello scanner retinico incluso in questo dispositivo.

Completano il quadro tecnico di questo device, ovviamente dotato di un almeno sufficiente comparto connettività (Wi-Fi 802.11 b/g/n 2.4GHz, Bluetooth 4.1, USB2.0, USB OTG, GPS), una batteria da 3600 mAh, che dovrebbe rendere meno frequenti le operazioni di ricarica, e l’adozione del pur buono Android Lollipop 5.0 personalizzato col supporto a ben 14 lingue locali. Tra i sensori, infine, rileviamo la presenza di un sensore per la luminosità ambientale e di un praticamente indispensabile accelerometro.

Distribuzione e prezzo. Come detto, Galaxy Tab Iris sarà disponibile solo in India, in virtù degli usi particolari ai quali è destinato, e costerà all’incirca 180 euro (equivalenti, al cambio, di 13.500 rupie). A fronte di questa restrizione distributiva, va detto che sicuramente Samsung userà questo dispositivo ANCHE come prototipo sperimentale per testare la nuova modalità di autenticazione in vista di un suo eventuale collocamento anche su dispositivi più performanti e internazionali (leggasi Note 6).

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