Che la fantasia delle giovani menti italiane fosse sconfinata si sapeva già ma stavolta l’idea che è uscita fuori dalle meningi di quattro giovani connazionali ha davvero dell’incredibile, anche se promette di diventare un must have per chi ha un’estrema devozione al culto dei morti. Ecco, dunque, pronta RipCemetery.
Non stiamo scherzando ma stiamo parlando di una nuova applicazione che intende ricreare un vero e proprio cimitero virtuale dove le persone possono “recarsi” per dedicare un momento della giornata ai propri defunti, che si tratti di persone, animali e perché no anche cose.
Si tratta, dunque, di un luogo virtuale che mette il mondo alla porta per creare la situazione ideale alla preghiera e alla condivisione di emozioni legate ai propri cari con foto e video. Vi è anche una sorta di muro della memoria sul quale è possibile lasciare un messaggio di ricordo.
RipCemetery: un’idea made in Italy
RipCemetery, come già detto, è frutto del made in Italy che è capace di trovare, e questa ne è la prova più eclatante, alternative in un periodo in cui è davvero difficile stupire con invenzioni geniali ed utili allo stesso tempo.
I quattro giovani, sicuri del loro progetto, hanno dunque fatto partire una campagna di crowdfunding sul web per la realizzazione della loro applicazione che dovrebbe approdare su tutti i sistemi operativi, dal mondo Android a iOS, passando per Microsoft e software minori.
Jacopo Vitali, Gianluca Tomasi, Vittoria Tomasi e Barbara Travagli volevano creare un spazio virtuale inedito all’interno del quale gli utenti di tutto il mondo potessero lasciare messaggi di cordoglio o creare un altare per la memoria di un caro.
Come nasce RipCemetery
L’idea nasce, in realtà, da un drammatico evento che ha segnato la vita di Jacopo vitali che ha subito la perdita prematura del cugino. Ispirandosi alla sua stessa esigenza di trovare un modo per ricordarlo nasce dunque RipCemetery, il cui sviluppo è stato poi condiviso con il team.
“Naturalmente per poter sviluppare il progetto e portarlo su scala mondiale occorre avere a disposizione risorse che attualmente non abbiamo, per questo abbiamo pensato ad una campagna di crowdfunding” spiega infine Jacopo Vitali, certo che le risorse arriveranno e potrà dare vita al suo progetto.