Il CDA della Fondazione Per Il Libro, nei prossimi giorni è chiamato ad esaminare la proposta fatta dal sindaco Chiara Appendino, che, in occasione dalla prossima kermesse libraria “Il Salone del Libro di Torino” (che, com’è noto, si terrà nei giorni compresi tra il 18 ed il 22 Maggio), prevede di tendere la mano agli editori delle zone terremotate – comprese anche quelle che sono state colpite dallo stesso fenomeno ad Agosto 2016 – azzerando, oltre che la tassa di iscrizione, anche il costo di affitto degli stand utili per esporre le opere.
In molti casi, gli eventi sismici, oltre che ad aver coinvolto l’attività editoriale, ha colpito gli stessi edifici, annullando del tutto anche la possibilità di lavorare.
La speranza è che, con questa agevolazione, nonostante le difficoltà logistiche e le difficoltà economiche, gli editori possano comunque avere la possibilità di partecipare alla tanto attesa esposizione.
Il Primo Cittadino di Torino ci tiene a sottolineare che l’iniziativa non deve creare nessun “rumore mediatico”, ma subentra nella “normalità” per una città come quella piemontese. La collaborazione con il Salone, in particolare per quanto concerne questo periodo storico, permette di contribuire in modo attivo e rapido a favore della popolazione colpita dal terremoto.
Esempio tangibile è quanto avvenuto in occasione dell’ultima edizione “Un libro per ri-costruire” che si è tenuta a Portici di Carta, a Torino, dove è stato possibile raccogliere ben oltre 2500 libri di seguito consegnati al comune di Arquata (anch’esso colpito dal terremoto) che saranno il punto di partenza per la costruzione di una nuova biblioteca cittadina che, naturalmente, servirà anche per un utilizzo scolastico.
Il settore artistico e culturale di Torino non è nuovo a questo tipo di iniziative. E’ recente la notizia che il Comune, in collaborazione con la Regione Piemonte, devolverà tutti gli incassi dei musei nel prossimo fine settimana alle popolazioni devastate dal terremoto.