L’intelligenza artificiale di Google ha composto la sua prima canzone

Google ha avviato l'interessante "Progetto Magenta" con la finalità di creare un'anima sensibile per la sua intelligenza artificiale, con il compito di servire al meglio l'uomo e le sue esigenze. Ad oggi, l'AI di Google è riuscita a comporre la sua prima "canzone"!

L’intelligenza artificiale di Google ha composto la sua prima canzone

Come sappiamo, da tempo, Google sta investendo nell’intelligenza artificiale al fine di rendere più smart ed umano sia il suo assistente mobile, Google Now, che il suo virtuale maggiordomo domestico, Home. Nella strada che porterà a quest’obiettivo si inserisce il recente “Progetto Magenta” che ha appena portato la Google AI a comporre il suo primo brano musicale.

Nella fattispecie, i tecnici di “Progetto Magenta” hanno addestrato alla musica i neuroni dell’AI di Google facendole ascoltare della musica e delle composizioni e, poi, l’hanno messa all’opera. Quel che è stato ottenuto è una composizione di una novantina di secondi costituita da una sequenza armonica di note, sequenza che, poi, è stata giustapposta – dall’uomo – ad una base ritmica. Secondo chi ha potuto giudicare il risultato, non si può certo considerare tale composizione come il miglior frutto di un Conservatorio: anzi, sarebbe più simile allo strimpellio su una pianola da parte di un bambino. Tuttavia è pur sempre il primo passo di questa intelligenza artificiale googleiana in ambito musicale.

Non in ambito creativo tout court: in effetti Progetto Magenta ha già ottenuto maggiori successi a livello pittorico: in questo caso, l’AI di Google è stata addestrata sulla base di fotografie ed è riuscita, poi, a dipingere opere che si è persino riusciti a vendere all’asta in quel di San Francisco. E la scrittura? Un essere davvero senziente, sensibile e creativo che si rispetti deve certamente essere in grado di comporre qualcosa di scritto: ecco, qui forse occorre lavorare di più.

Nelle scorse settimane abbiamo visto come Google stia educando la sua AI ad essere più umana, nelle risposte e negli approcci, grazie alla lettura di circa 1850 romanzi rosa. Forse l’argomento scelto non è abbastanza stimolante per il cervellone di Google visto che le sue prime realizzazioni letterarie, seppur molto malinconiche, non sembrano certo da Premio Nobel per la letteratura.

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