La prima "smart city" africana ha una firma tutta italiana

Un gruppo italiano, specializzato nella produzione e sviluppo di tecnologie avanzate, ha ricevuto dal governo del Kenya una commessa di 391 milioni di dollari per realizzare la "Smart City Konza".

La prima "smart city" africana ha una firma tutta italiana

L’Italia è all’avanguardia nello sviluppo delle tecnologie avanzate, e lo dimostra il fatto che ad una industria italiana è stata affidata una importante commessa per sviluppare in Kenya la prima “smart city” del continente africano.  

La Icm – Maltauro, impresa italiana specializzata in costruzioni, edilizia e sviluppo di processi avanzati di edificazione, ha ricevuto la notizia di avere ottenuto una commessa da parte del governo del Kenya, del valore di ben 391 milioni di dollari, con la quale l’impresa italiana dovrà guidare la fondazione della prima città intelligente e tecnologicamente avanzata dell’Africa, la città di Konza, che si trova a 70 km dalla capitale dello stato keniota, Nairobi.

L’obiettivo del governo dello Stato del centro Africa è molto ambizioso: creare un nucleo abitativo di 200.000 abitanti nel quale vengano sviluppati centri di ricerca avanzata e poli universitari di primo livello. La costruzione della città sarà pianificata con una planimetria ben precisa in cui si fonderanno centri residenziali suddivisi in social housing, sostanzialmente delle case popolari di ottimo livello, e di residence, unendo queste a parchi, piste ciclabili e viabilità sostenibile.

I sistemi di pubblica utilità che contraddistingueranno la città di Konza dalle altre cittadine del continente africano saranno sviluppati con tecnologie di primo livello: ci sarà un sistema di riutilizzo delle acque in un continente in cui l’acqua è preziosissima, verranno sviluppati dei trasporti con avanzati sistemi informatici e verrà predisposto un sistema di raccolta automatica dei rifiuti solidi urbani.

In tutto questo, la Icm – Maltauro guiderà lo sviluppo di tutta la prima parte della progettazione del sistema urbano, trasformando un’area di 200 ettari in un sistema urbano efficientissimo, costruendo dei quartieri residenziali sostenibili, lontani dai “ghetti” presenti in molte città africane, progettando un sistema di viabilità avanzato e mettendo in risalto le migliori risorse di fantasia e di genialità che l’Italia sa mettere a disposizione per il resto del mondo.

Continua a leggere su Fidelity News