Molti utenti stanno lamentando temperature fin troppo elevate del processore di casa Intel con la sigla Core i7 7700K.
Come gli utenti un po’ più esperti sapranno, queste tipologie di processori sono sbloccati appunto per l’overclock, ma Intel non sembra essere dello stesso avviso.
Gli utenti lamentano temperature che arrivano anche a 90 °C, anche senza eseguire processi particolarmente laboriosi (comunque, l’ambiente ideale per questo tipo di CPU).
Intel, dal canto suo, risponde che le alte temperature sono dovute alle tecniche di overvolting e overclocking sulle CPU, che andrebbero a minare le capacità termiche dei componenti facendoli scaldare in maniera eccessiva.
Siamo, quindi, di fronte ad un controsenso: è lampante che una CPU venduta per l’overclock non dovrebbe presentare problemi proprio riguardo questa pratica, ma sembra che siamo in una situazione di stallo in cui è proprio questo che accade, e le lamentele dei consumatori incombono.
Intel consiglierebbe, inoltre, di gestire in maniera più efficiente anche il regime rotativo della ventola di dissipazione installata sul componente.
Resta comunque l’indignazione degli utenti che, amanti dell’overclock, hanno pagato un sovrapprezzo proprio per attuare questa pratica, e si sono trovati davanti un muro che è il limite fisico che queste CPU hanno in regimi estremi o comunque elevati.
C’è, ormai, solo da aspettare ulteriori chiarimenti di Intel, e c’è da capire se le loro ragioni sono effettivamente valide o meno: per ora, gli utenti che hanno queste CPU, e vogliono assolutamente overclockarle, dovranno per forza di cose munirsi di dissipatori a liquido, o di un bel freezer capiente così da tenere in fresco questi bollenti pezzi di silicio.