Revenant – Redivivo: dal 14 gennaio al cinema

Revenant - Redivivo arriva al cinema il 14 gennaio e mette in scena l'epica avventura dell'esploratore Hugh Glass, raccontata nel libro di Michael Punke, "The Revenant: A Novel of Revenge".

Revenant – Redivivo: dal 14 gennaio al cinema

Revenant – Redivivo, la trasposizione di “The Revenant: A Novel of Revenge“, romanzo di successo di Michael Punke, uscito nel 2004, diretto dal regista messicano premio Oscar Alejandro González Iñárritu, arriverà nelle sale cinematografiche del nostro paese a partire dal prossimo 14 gennaio, distribuito dalla 20th Century Fox.

Il film, ispirato ad una storia realmente accaduta, racconta l’epica avventura dell’esploratore Hugh Glass (interpretato da un sempre più bravo Leonardo DiCaprio), un uomo che, dopo essere stato brutalmente attaccato da un orso e dato per morto dai membri del suo stesso gruppo, cerca di sopravvivere ad un duro inverno nelle vergini terre americane, mosso da una straordinaria forza di spirito e dall’amore per la sua famiglia, riuscendo a sopportare inimmaginabili sofferenze.

Per girare questo film, che ha già ricevuto 4 nomination ai Golden Globes 2016 (Miglior film drammatico, Miglior attore in un film drammatico, Miglior regista e Miglior colonna sonora), l’attore protagonista, Leonardo DiCaprio, ha dovuto superare numerose prove di resistenza, dato che il film è stato girato in condizioni estreme tra il Canada e la Terra del Fuoco, in Argentina, come, ad esempio, dormire all’interno di carcasse di animali o ingoiare il fegato crudo di un bisonte.

Ma ce l’ha fatta e ne è valsa davvero la pena, come ha dichiarato lui stesso durante un’intervista rilasciata a BestMovie: “Durante le riprese, immersi nel freddo delle montagne, abbiamo dovuto adattarci a ogni tipo di circostanza, e la nostra stessa lotta interiore, causata della frustrazione per i cambiamenti climatici, per le difficoltà legate al budget e per le altre complicazioni, è visibile sullo schermo: non c’è finzione, in questo film. Perciò girarlo ha rappresentato una sorta di percorso esistenziale sia per me che per Alejandro, ed è stato anche un viaggio spirituale per noi in molti sensi, perché rappresentava la perfetta fusione di violenza e bellezza, ed è proprio questo che volevamo: mettere in scena la brutalità e la bellezza della natura”.

Continua a leggere su Fidelity News