In una recente intervista, il regista Quentin Tarantino ha dichiarato di prendere i cimeli molto sul serio. Vero e proprio feticista del vintage, ammette che senza l’amore che nutre per i film del passato non sarebbe mai diventato il cineasta culto che è oggi.
Proseguendo con l’intervista, dichiara di aver dovuto comprare una casa enorme per contenere le cianfrusaglie accumulate negli anni. Si parla infatti di ben quarantamila VHS e cinquemila dischi di colonne sonore, escludendo la sua collezione di scatole per cereali degli anni Sessanta e Settanta!
Il regista ne approfitta per ricordare da dove nasca la sua passione per il cinema. Quando sua madre rientrava dall’ospedale, il suo patrigno suonava la notte nei pianobar e passava giornate intere a guardare film in tv. Il piccolo Quentin guardava i classici col patrigno, che gli raccontava chi era ciascun attore e quali altri film avessero fatto. “Allora pensavo che diventare adulti significasse dover sapere tutto di pellicole e attori. La mia passione per il cinema è nata così”.
Quando un suo film è prossimo alla produzione, si accerta che nel contratto sia scritto che ogni cosa vada comprata e non noleggiata, per poi rimanere in suo possesso. “Sono follemente feticista per quel che riguarda i miei set. Ho praticamente di tutto. Dalla Pussy Wagon di A prova di morte , al rasoio di Mister Blond de le Iene, fino alla spada da samurai di Kill Bill. Ho persino una diligenza.”. Accennando invece a The Hateful Eight, ammette che l’idea del film è partita dalla voglia di usare il 70 millimetri.
Rimembra poi con parecchia nostalgia la nascita dei VHS, che gli offrirono la possibilità di crearsi una propria collezione. Ancora oggi per lui Netflix e lo streaming non esistono e continua a registrare i film.
Conclude dicendo che l’unica cosa che possiede di altri autori è una pistola della Trilogia del dollaro, usata dal grande maestro Sergio Leone, di cui è comprensibilmente molto orgoglioso.