La La Land fa il pieno di trofei ai Golden Globes

La cerimonia di premiazione organizzata dalla Hollywood Foreign Press Association, giunta alla sua 74a edizione, vede trionfante il musical diretto da Damien Chazelle, sempre più promettente, proiettato verso la corsa per gli Oscar.

La La Land fa il pieno di trofei ai Golden Globes

L’ultima edizione dei Golden Globes condotta da Jimmy Fallon, la 74a e prima durante la nuova presidenza di Donald Trump, ha visto un trionfo esorbitante di La La Land, musical diretto dal talentuoso Damien Chazelle e con protagonisti Ryan Gosling ed Emma Stone.

Il film, infatti, ha battuto il record di “Qualcuno volò sul nido del cuculo” (sei premi su sei nomination), portando a casa ben sette trofei su sette nomination totali
Un vero e proprio tributo romantico alla Los Angeles degni anni d’oro. Emma Stone interpreta Mia, un’aspirante attrice che cerca il ruolo della vita fra un’audizione e l’altra. Ryan Gosling è Sebastian, giovane musicista jazz relegato in uno squallido pianobar. La storia d’amore che sboccerà fra i due sognatori dovrà fare i conti con l’inaspettato successo che giungerà per entrambi, ma che può separarli definitivamente.

Questa appassionante commedia musicale, che arriverà nelle sale italiane il 26 Gennaio, si è aggiudicata le statuette nelle seguenti categorie: Miglior commedia, miglior attrice e attore in una commedia o musical, miglior regista, miglior sceneggiatura, miglior canzone originale (City of Stars) e naturalmente non poteva mancare quella per la miglior colonna sonora.

La cerimonia di premiazione si è tenuta presso il Beverly Hilton Hotel di Los Angeles, e non è stata esente dal richiamo all’attualità. Meryl Streep, salita sul palco per ricevere il riconoscimento alla carriera, ovvero il Cecil B.Demille, ha rivolto parole dure a Donal Trump, come molte altre star di Hollywood hanno fatto negli ultimi mesi. Le sue dichiarazioni, rivolte pur implicitamente senza nominarlo, si riferiscono senz’ombra di dubbio al neoeletto presidente: “Una performance che mi ha fatto digrignare i denti: la persona a cui è stato chiesto di sedere nello scranno più rispettato del paese si è messo ad imitare un giornalista disabile” ha detto l’attrice, parlando chiaramente del giornalista del New York Times che, durante la campagna elettorale, era stato preso in giro da Trump. “Quando i potenti si permettono la mancanza di rispetto e la violenza incitano gli altri a fare altrettanto”.

Inutile dire che Trump ha risposto con diffidenza, dichiarando di non aver visto lo show essendo già benissimo a conoscenza della posizione liberale di gran parte delle personalità del cinema hollywoodiano. Inoltre, il presidente è stato chiamato in giudizio anche in chiave umoristica fin dall’apertura della cerimonia, in cui Jimmy Fallon ha intrattenuto il pubblico con battute sul suo conto. Distaccandosi dal contesto politico, un omaggio è stato fatto a Carrie Fisher e la madre Debbie Reynolds: “quest’anno abbiamo perso molte leggende del cinema, ma solo poche settimane fa abbiamo perso una mamma e una figlia ed è una grandissima mancanza quella che sentiamo”

Note di merito anche per Viola Davis, vincitrice del premio come miglior attrice non protagonista in “Barriere” diretto da Denzel Washington.
Moonlight” di Barry Jenkins conquista il titolo di miglior film drammatico, grazia alla struggente storia di un ragazzo gay nero nei sobborghi di Miami.
Come da previsione, Casey Affleck si aggiudica il premio di Miglior attore in un film drammatico con “Manchester By the Sea”.

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