Al via l’edizione 2015 di Cannes: apre La tête haute

Grande sfilata di star durante l'inaugurazione della 68° edizione del Festival del Cinema di Cannes, che si apre col film fuori concorso La tête haute

Al via l’edizione 2015 di Cannes: apre La tête haute

C’est Party, l’evidente gioco di parole utilizzato dal quotidiano Libération per annunciare l’inizio del Festival di Cannes 2015. Sono quattro le pellicole italiane in gara, (una in una sezione a parte) per la 68° edizione del Festival, che presenterà 19 pellicole in tutto che gareggeranno per l’ambita Palma d’Oro. Presidenti della giuria sono Joel ed Ethan Coen, apprezzatissimi registi re dello humour nero (un capolavoro su tutti: Fargo, vincitore di due Premi Oscar), mentre la presidentessa della sezione Un Certain Regard è Isabella Rossellini, con la madre Ingrid Bergman, il cui volto campeggia sull’affiche di quest’edizione. Tra i giudici, inoltre, annoveriamo nomi del calibro di Guillermo Del Toro, Xavier Dolan, Sophie Marceau, Sienna Miller, Jake Gyllenhaal, Rossy De Palma e la cantante africana Rokia Traoré. Maestro di cerimonia, per il secondo anno consecutivo, Lambert Wilson.

Il film (fuori concorso) che ha aperto questa edizione di Cannes è stato La Tête haute, diretto dalla francese Emmanuelle Bercot: è la seconda volta nella storia di Cannes che una regista donna apre il Festival. Il film ha per protagonista un giovanissimo (e bravissimo) Rod Paradot, accompagnato da Catherine Deneuve (commossa durante il photocall) e Benoît Magimel, e narra la storia di un giovane delinquente nella sua crescita dai sei ai diciotto anni, in un giro infinito tra centri di riabilitazione e ospedali minorili.

E’ un’esperienza familiare ad aver ispirato la regista, che si sbilancia in un paragone tra il protagonista del suo film e gli attentatori dello Charlie Hebdo, affermando: “Mi ha colpito il fatto che avessero avuto percorsi di infanzia simili a Malony, con passaggi in centri detentivi e assenza di un percorso educativo. Questi ragazzi non sono stati protetti. L’educazione è un diritto di ogni bambino, se la famiglia non è in grado di garantirlo tocca alla società farlo”.

Il primo film in concorso è stato il giapponese Umimachi Diary (My Little Sister), che ha deluso un po’ le attese dei critici. Domani in concorso il primo film italiano: Il Racconto dei Racconti, di Matteo Garrone. Buon festival a tutti!

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