Il massimo risultato col minimo sforzo. Per il Bologna, dopo la vittoria conquistata ad Avellino, la finale è a un passo, mentre servirà un’impresa agli irpini per conquistare la finale playoff. Decide Sansone, che con un gol al 24′ (in fuorigioco, ma difficile da valutare a velocità normale) ipoteca il passaggio il turno per i felsinei.
Tanta grinta per i padroni di casa, che però pagano la fatica dei 120 minuti giocati con lo Spezia, per di più in inferiorità numerica per 75 minuti, che ha inciso pesantemente sulla forma fisica di oggi.
Moduli speculari per Rastelli e Delio Rossi, col 4-3-1-2 che vede come coppie d’attacco Mokulu-Comi per i padroni di casa, e Mancosu-Sansone per gli ospiti. Gara tattica (per non dire noiosa) nei primi minuti: ai punti, meglio l’Avellino. Ma, nel calcio, niente segue una logica, e così il Bologna passa in vantaggio: verticalizzazione di Laribi per Sansone che, come detto in fuorigioco, con un bel diagonale infila Frattali. Siamo 0-1, al minuto 24.
Avellino stordito, col Bologna che continua a spingere con Casarini, che però incrocia male e spreca una buona occasione per i rossoblù. L’Avellino ha una buona occasione al 36′, quando Masina devia il tiro da fuori di Almici e spiazza Da Costa, con la pala che si spegne di un soffio al lato. Ripresa nel segno dell’Avellino, che vuole riequilibrare il match: al 14′ l’occasione più importante per i padroni di casa, con un siluro di Zito su cui Da Costa si supera.
Grande prestazione difensiva del Bologna nella restante metà del secondo tempo, con l’Avellino che non riesce a trovare più occasioni pericolose, pur gettando il cuore oltre l’ostacolo. Il Partenio apprezza, ed applaude i propri beniamini. Anche se ora, per la squadra di Rastelli, servirà una vera e propria impresa per conquistare la finale: vittoria con 2 reti di vantaggio sul Bologna al Dall’Ara.