L’arte è in 3d al Google Cultural Institute

L'arte diventa 3d grazie al Google Cultural Institute dove si potranno visualizzare diverse opere provenienti da tutto il mondo in 3d . Un progetto che nei prossimi mesi si arricchirà ancora di più

L’arte è in 3d al Google Cultural Institute

L’arte diventa 3d grazie al Google Cultural Institute.

L’arte da sempre appassiona grandi e bambini, specialisti del settore e semplici estimatori. Tutti rimangono incantati di fronte ad una stampa o nel partecipare ad una mostra. Adesso, però, grazie al colosso di Mountain View l’arte cambia volto e diventa 3d.

L’evoluzione tecnologica invade la nostra vita di tutti i giorni e tutte le sue sfumature, adesso anche l’arte. A partire da oggi, infatti, circa 300 opere d’arte, tra manufatti e reperti provenienti da musei di tutto il mondo si possono visionare in 3d sulle pagine del Google Cultural Institute.

Tutto questo è stato reso possibile grazie alla scannerizzazione con uno scanner 3d di opere d’arte di tutto il mondo. In questo modo è stata possibile generare una riproduzione molto fedele ed accurata delle opere d’arte.

Una situazione sperimentale e di partenza, quindi, che nei prossimi mesi di certo si arricchirà di tantissime altre opere d’arte che in questo modo arriveranno a tutti in qualsiasi punto della terra. Presenti al momento opere provenienti da tutto il mondo, anche dall’Italia con ben 20 opere che arrivano dal Museo d’Arte Orientale di Torino.

Una vera rivoluzione, quindi, del mondo dell’arte che in questo modo si arricchisce sempre di più. Un progetto a cui gli organizzatori e gli sviluppatori lavorano da diverso tempo. “Da tempo pensavamo a qualcosa che potesse rendere la fruizione dell’arte ancora più coinvolgente sulla piattaforma di Art Progect, parte del Google Cultural Institute. Per mesi ne abbiamo parlato con diversi musei nostri partner e il risultato è una nuova funzionalità che abbiamo il piacere di presentarvi oggi e che consente di ammirare le opere in 3d” hanno dichiarato gli sviluppatori dell’idea.

Ancora una volta la dimostrazione che la tecnologia invade la nostra vita anche in quei campi che non immagineremmo. Sa oggi anche l’arte si fa digitale e di conseguenza la sua diffusione sarà ancora più capillare.

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