Un video mostra la reazione della tribù più isolata del mondo al contatto con gli estranei

Sono emersi dei rari filmati che mostrano la reazione della tribù dei Sentinelesi quando vedono arrivare degli estranei sulla loro isola.

Un video mostra la reazione della tribù più isolata del mondo al contatto con gli estranei

Si chiamano Sentinelesi e sono i membri della tribù più isolata del mondo. In questi giorni, in tutto il mondo si sta parlando di loro dopo che un turista americano di 27 anni ha provato a raggiungere l’isola per convertirli al cristianesimo. Il 27enne, John Allen Chau, ha cercato di raggiungere l’isola di North Sentinel ma è stato ucciso a colpi di frecce.

Questo popolo rifiuta ogni contatto esterno al punto di uccidere chiunque tenti di avvicinarsi a loro. La notizia della morte del turista americano ha sconvolto l’intera popolazione mondiale e sono emersi alcuni rari filmati che mostrano un gruppo di indiani che tentano di avere contatti con la gente della tribù.

Il video risale al 4 gennaio 1991 quando il direttore dell’Antropological Survey of India, Trilokinath Pandit, insieme ai suoi colleghi visita l’isola nell’Oceano Indiano.

Nel video si vede il gruppo avvicinarsi all’isola in barca, i membri della tribù si dirigono verso la spiaggia incuriositi mentre i topografi lanciano noci di cocco come una forma di offerta di pace, i Sentinelesi si avvicinano all’acqua e li raccolgono.

Un filmato nettamente diverso dagli altri, alcuni siti locali hanno più volte pubblicato dei video dove il gruppo dei Sentinelesi si ribella alla visita di estranei sulla loro isola fino ad arrivare ad uccidere chiunque provi ad avvicinarsi. Per questo motivo, nessuno prima del turista americano aveva messo piede dal 1997.

Gli indigeni sono protetti dalla legge ed è illegale andare sull’isola, il turista americano ucciso aveva pagato dei pescatori per farsi aiutare a raggiungere l’isola ma la sua missione è finita in tragedia. La tribù l’ha ucciso brutalmente e dopo giorni il suo corpo è riemerso dalle acque.

L’International Christian Concern, appresa la notizia della morte del missionario, ha dichiarato: “I nostri pensieri e le nostre preghiere vanno alla famiglia e agli amici di John: in questo caso deve essere avviata un’indagine completa e i responsabili devono essere assicurati alla giustizia”.

Pare che la tribù sia composta da circa 150 persone e viene lasciata in pace dal governo non solo perché possono uccidere ma sono ritenuti pericolosi perché possono provocare malattie e infezioni.

Continua a leggere su Fidelity News