Ci sono situazioni nella vita di tutti i giorni che ci fanno pensare che in fondo siamo solo delle pedine in mano al destino, occasioni che ci fanno rendere conto che la volontà di Dio o di qualunque altra entità sovrannaturale sa manifestarsi come e quando vuole.
Per alcuni probabilmente si tratta di pura coincidenza ma il racconto dell’ufficiale del dipartimento di polizia di Topeka, in Kansas, lascia ben pochi dubbi.
Aaron Buulmer, infatti, racconta di essere quasi stato attirato in quel parco isolato per un giro di controllo, senza alcun motivo particolare, al punto che non capiva nemmeno lui perché si trovasse li ma qualcosa lo spingeva a restare.
Ad un certo punto tutto gli fu chiaro. Durante il suo giro di controllo sentì le urla di un bambino in evidente stato di difficoltà ed il rumore dell’acqua gli fece capire che proveniva dal laghetto.
A quel punto non ha esitato due volte e si è tuffato in acqua per salvare il piccolo che è stato poi identificato. Si trattava di un bimbo di 4 anni affetto dalla sindrome autistica e che era scappato di casa in un momento di disattenzione dei genitori.
Se non fosse stato per quella forza più grandi di lui, che quel giorno gli faceva cambiare strada, conducendolo in quel parco, oggi probabilmente quel bambino non sarebbe ancora vivo. Che si tratti di destino, di Dio o di pura coincidenza, l’importante è che il bimbo stia bene e che tutto sia andato per il verso giusto.
Altrettanto interessante sarà vedere quello che fa un poliziotto per calmare i capricci di un ragazzo autistico. L’abilità dell’uomo è tale da riuscire a distrarre il ragazzo e riportarlo a casa senza alcun problema!