A volte può capitare che la realtà percepita (soggettiva) sia differente da quella effettiva (oggettiva). In breve, ciò che vediamo non sempre corrisponde a ciò che è realmente; in alcuni casi, all’uomo è necessario qualche minuto per comprendere, con consapevolezza, la realtà oggettiva dell’oggetto osservato e correggere l’errore. L’inganno ottico e la percezione distorta delle immagini sono causate dall’elaborazione anticipata e differente dell’immagine da parte del cervello rispetto a quella della vista. Vediamo alcuni esempi.
L’immagine della lava fuoriuscita dal vulcano Kamokuna, alle Hawaii, e solidificata ai suoi margini, può essere percepita diversamente e trasformarsi, per esempio, a prima vista, in uno scenario apocalittico con relativa rappresentazione dei corpi di anime dannate che, mentre si contorcono, vengono trascinate agli inferi.
L’apparenza inganna l’occhio e la mente anche nel caso dell’interno di una chitarra. A prima vista, infatti, l’immagine può essere interpretata come l’interno di un appartamento di lusso realizzato seguendo uno stile architettonico moderno o contemporaneo. La singolare prospettiva può ingannare l’identificazione dell’oggetto che può essere quindi facilmente fraintesa.
Guardando questo palo segnaletico incidentato in strada, ci sembrerà di essere stati catapultati nel mondo lillipuziano dove uno dei suoi abitanti, giganti, ha spento la sua sigaretta a terra.
Illusione è anche quella che riesce a farci confondere la fotografia che mostra una parte dello spettacolo dei fuochi pirotecnici con l’incantevole immagine di una nebulosa scattata da un satellite. In realtà, la foto mostra l’esplosione di alcuni fuochi d’artificio all’interno di una nuvola di fumo prodotta da precedenti fuochi pirotecnici.