Valentino Rossi rinnova con la Yamaha fino al 2020

Il Dottore rinnova per altri due anni con la casa del diapason e domani inizierà le prove libere del primo Gran Premio della stagione di MotoGp, la corsa in Qatar.

Valentino Rossi rinnova con la Yamaha fino al 2020

Valentino Rossi rinnova con la Yamaha fino al 2020, per altri due anni di contratto oltre quello firmato in precedenza, che sarebbe scaduto alla fine di questo 2018. Ad annunciarlo sono sia il Dottore che la Yamaha stessa. Valentino Rossi correrà così con la moto ufficiale della casa di Iwata per altre tre stagioni, quella che comincerà domani con le prove libere del Gran Premio del Qatar, più altre due annate, per un totale di quindici stagioni tra quelle passate e quelle da correre con la moto giapponese, simboleggiata dai tre diapason.

Il Dottore ha corso per la Yamaha dal 2004 al 2010: nel corso del primo anno riportò la sua moto a vincere il Mondiale a sorpresa, visto che l’anno prima la Yamaha era terza per prestazioni dietro la Honda e la Ducati, poi Vale bissò il titolo nel 2005, lo perse all’ultima gara del 2006, nel 2007 visse momenti difficili (sia in pista che fuori), tornò a vincere il titolo nel 2008 e nel 2009, fino al 2010, l’anno della caduta al Mugello che compromise la stagione; a fine anno “Rossifumi” passò in Ducati.

Nel 2013 Valentino tornò alla Yamaha, e sia in quell’anno che nel 2014 non lottò mai per la vittoria iridata. Nel 2015 rischiò di vincere, salvo perdere il titolo nell’ultima gara a favore di Lorenzo dopo le dispute con Marquez nel GP di Malesia e l’ultima posizione in griglia a Valencia. Nel 2016 e nel 2017 Valentino partì bene per poi scendere di rendimento nella seconda parte della stagione.

Queste sono le dichiarazioni di Rossi durante l’annuncio ufficiale del rinnovo di contratto: “Quando ho firmato il mio ultimo contratto con Yamaha, a marzo 2016, mi sono chiesto se sarebbe stato l’ultimo contratto come pilota della MotoGP. A quel tempo ho deciso che avrei preso questa decisione durante i due anni successivi. Negli ultimi due anni sono giunto alla conclusione che voglio continuare. E lo voglio perché correre, essere un pilota della MotoGP, ma soprattutto guidare la mia M1 è la cosa che mi fa sentire bene.

Rossi ringrazia sia la Yamaha, nella persona del direttore del reparto corse, Lin Jarvis, sia Mario Meregalli, il suo ingengnere di pista. Il Dottore quindi si dichiara pronto ad affrontare questa tredicesima stagione con la moto ufficiale di Iwata, un campionato complicato per Rossi, con il cannibale Marquez (suo erede naturale) favorito su Honda, Dovizioso e Lorenzo su Ducati, nonché Vinales e Zarco su Yamaha ufficiale e team satellite, che promettono di dare battaglia alla leggenda italiana del motociclismo planetario.

Continua a leggere su Fidelity News