La notizia adesso è ufficiale: Dani Pedrosa si opererà ancora una volta all’avambraccio destro, nel tentativo di risolvere in maniera definitiva il problema che lo assilla, quello della sindrome compartimentale, che durante la prima gara di Losail gli ha provocato tanta sofferenza.
Dopo aver terminato la gara Pedrosa è volato in Spagna ed ha avuto un colloquio con i medici specialisti che lo hanno tenuto in cura a Barcellona e Madrid. Dopo un’attenta analisi sulla sua situazione i medici gli hanno consigliato di sottoporsi il prima possibile ad un altro intervento chirurgico. Ad operare Pedrosa sarà il dottor Angelo Villamor a Madrid, che avrà cura di visionare con molta cautela la chiusura della ferita, in quanto sarà proprio questo particolare a garantire un recupero più veloce e a scongiurare allo sportivo conseguenze dannose per il suo futuro.
Ecco cosa ha detto Dani Pedrosa:“Ovviamente questa non è la notizia che avrei voluto dare. Comunque, dopo aver parlato con i miei medici di fiducia, siamo tutti d’accordo sul fatto che sia l’unica opzione possibile per me. Mi opereranno venerdì e useranno una tecnica speciale che aiuti a chiudere la ferita e cerchi di prevenire che il problema ritorni. Speriamo che tutto vada bene. Voglio ringraziare tutti i miei fan per il sostegno, ma soprattutto Honda, Repsol, RedBull e tutti i miei sponsor per la comprensione che hanno avuto.”
E infatti l’intervento è previsto per venerdì 3 aprile, e i medici gli hanno detto che nel giro di quattro-sei settimane avrà un recupero completo dell’arto. L’intervento farà saltare a Pedrosa le gare di Austin ed Argentina, e ancora non è sicuro che riuscirà a prendere parte al Gran Premio di casa a Jerez de la Frontera, che cade domenica 3 maggio. Inoltre, anche il suo rientro nelle competizioni dovrà prima essere valutato dai medici, che dovranno attestare la sua completa guarigione. A sostituire Pedrosa ci penserà il collaudatore HRC Hiroshi Aoyama. Un’assenza dalle gare che certo non fa piacere a Pedrosa, ma che deve accettare perché non è più possibile rimandare l’operazione. Ed è certo che prima guarirà e prima potrà riprendere le corse, in condizioni assolutamente migliori.