La Yamaha del dopo GP di Austria di Spielberg è la grande sconfitta del week end; i piloti ufficiali Valentino Rossi e Maverick Vinales sono giunti sul traguardo rispettivamente settimo e sesto, lasciandoli ancora in lotta nel mondiale ma prendendo distacco dal trionfatore del GP austriaco, Andrea Dovizioso e, soprattutto, dal leader iridato del Mondiale, Marc Marquez, giunto secondo sulla pista di Zeltweg.
Per la Yamaha è una sconfitta a tutto tondo, soprattutto per la squadra ufficiale, sopravanzata anche grazie dalla moto di Yohann Zarco, il francese del team Monster Yamaha Tech 3, la squadra satellite della casa del diapason.
La moto giapponese di Iwata sembra soffrire alla distanza, perché nelle prime tornate del gp austriaco sono stati segnati i migliori tempi assoluti dalla Yamaha di Zarco e da quella di Rossi, segno che sul giro le Yamaha sanno dire la loro.
I problemi sorgono quando il serbatoio si scarica di peso e la Yamaha inizia a fare fatica con il consumo delle gomme, diventando difficilmente guidabili in entrata ed in uscita di curva.
Il “Dottore”, Valentino Rossi, ha sfoderato anche stavolta il suo carisma, dichiarando apertamente che la Honda e la Ducati sono nettamente superiori alla Yamaha, lasciando intendere ai vertici di Iwata che è ora di cambiare rotta alla stagione, prima che sia troppo tardi e chè è giunto il momento di portare in pista delle innovazioni in grado di mangiare decimi si secondi preziosi ai tempi sul giro, specialmente quando le gomme si usurano.
D’altronde, tutta la stagione delle Yamaha è segnata da momenti di crisi improvvisi ed inspiegabili: a Jerez Vinales giunge sesto e Rossi addirittura decimo; in Catalunya il Dottore è ottavo e Maverick solo decimo, con una prova scialba anche in Germania con Vinales quarto e Rossi quinto. Sono tanti i momenti oscuri della M1 2017 che stanno allontanando la Yamaha dal titolo mondiale.