La quarta edizione vip del “Grande Fratello” è terminata da poco meno di un mese, la vincitrice è stata Paola Di Benedetto e soprattutto questa passerà alla storia come l’edizione ai tempi del Coronavirus. Abbiamo assistito ad un format particolare, inedito, caratterizzato dall’assenza del pubblico in studio, il conduttore Alfonso Signorini che si collegava dagli studi di Milano e i concorrenti che avevano solo la percezione di quanto stesse accadendo fuori.
Uno dei protagonisti del “Grande Fratello Vip” è stato Fabio Testi. L’attore ha ricoperto un ruolo fondamentale nella casa, conquistando la funzione di saggio. Attraverso un’intervista rilasciata a “Radio Cusano“, Testi ha raccontato come ha vissuto il periodo immediatamente successivo alla sua uscita dalla casa e soprattutto ha rimarcato la difficoltà nell’adattarsi ad una situazione che aveva e ha del surreale.
L’attore ha ammesso che appena fuori, tutti gli erano lontani, con indosso mascherine e guanti in lattice e ciò lo ha gettato nello sconforto più totale: “Una volta uscito era tutto irreale. Pensavo mi stessero facendo uno scherzo. Vedevo solo guanti bianchi e mascherine, nessuno si avvicinava“. Testi ha dichiarato di essere attualmente in Veneto, in quarantena e di essere lì da quando ha terminato l’esperienza nella casa del “Grande Fratello Vip”.
Fabio ha confessato: “Mi hanno caricato su una macchina della produzione e mi hanno portato qui in Veneto, dove sono rinchiuso in trenta ettari recintati. Ci sono i miei cani, mio cugino e sua moglie. Sono fortunato, almeno ho un bagno mio; lì dentro mi toccava dividerlo“. Dunque Testi ha raccontato il drammatico momento vissuto, anche se adesso ha finalmente trovato una propria stabilità .
Durante l’intervista, l’attore ha parlato anche dell’esperienza vissuta nella casa più spiata d’Italia, rivelando alcune regole del gioco: “Nel nostro contratto c’era scritto che sarebbe stato proibito parlare di politica, di religione e di marchi importanti“. Da contratto dunque i concorrenti non possono toccare argomenti spigolosi e difatti ciò non è avvenuto.