Villeneuve torna a parlare di Schumacher e del fattaccio di Jerez: “In pista non aveva rispetto per gli avversari”

A distanza di quasi 22 anni da quel finale di stagione 1997, Jacques Villeneuve torna a parlare di Michael Schumacher, un pilota che dal suo punto di vista non si è contraddistinto per correttezza e rispetto verso gli avversari.

Villeneuve torna a parlare di Schumacher e del fattaccio di Jerez: “In pista non aveva rispetto per gli avversari”

Per chi segue la Formula 1, Jacques Villeneuve è conosciuto come un ex pilota che non ha peli sulla lingua. Da qui non stupiscono le sue ultime dichiarazioni rilasciate al quotidiano svedese Expressen sul conto di Michael Schumacher.

Con il tedesco della Ferrari, Villeneuve si trovò a confrontarsi durante la stagione 1997, la sua seconda in Formula 1 oltre che al volante della Williams. Quell’anno la lotta serrata ebbe modo di protrarsi per tutto il campionato, relegando la resa dei conti all’ultima gara in calendario che venne disputata sul circuito spagnolo di Jerez de la Frontera.

Proprio qui Schumacher, nel tentativo di respingere l’attacco di Villeneuve che lo voleva sopravanzare, cercò il contatto con l’avversario. Il tentativo di speronamento non andò però a buon fine, e permise al canadese di conquistare un podio che gli valse il titolo mondiale. Da lì si aprirono ampie polemiche, con una parte della stampa e degli addetti ai lavori che non poterono non rilevare l’analogia con quanto accaduto con Damon Hill tre anni prima.

Avendo ben a mente quel fattaccio, Jacques Villeneuve torna oggi ad esprimere la sua opinione su Schumacher. “Aveva una mancanza di rispetto assoluta per gli avversari e anche per le corse automobilistiche. Con lui iniziò un’era in cui tutti fanno la stessa cosa, guardo la Formula 2 o la Formula 3 e mi chiedo onestamente come non vi siano ancora stati due o tre incidenti mortali a campionato. Le cose non vanno di certo meglio in F1 dove alcuni piloti cambiano traiettoria o si spostano in frenata”.

Completamente diversa è l’opinione espressa sul conto di Lewis Hamilton, un pilota che reputa invece un esempio in fatto di correttezza. Dal suo punto di vista, fino ad oggi ha dimostrato di saper andare forte, ma non è mai andato oltre ai limiti. “Lui è un gentleman ed è la dimostrazione che si possa essere veloci pur rimanendo puliti”.

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