Schumacher: le foto trafugate della sua malattia in vendita a 1 milione di sterline

Ad annunciarlo è stato il tabloid britannico “Mirror”, secondo il quale lo scorso anno dei ladri si sarebbero intrufolati nella casa dell’ex pilota, sottraendo alcune foto che avrebbero tentato di vendere alla stampa.

Schumacher: le foto trafugate della sua malattia in vendita a 1 milione di sterline

Dal tragico incidente sugli sci del 29 dicembre 2013, della salute di Michael Schumacher si sa davvero poco. Appellandosi al diritto alla privacy, la moglie e la portavoce della famiglia hanno eretto un muro nei confronti dei media, che dal canto loro si limitano a diffondere di tanto in tanto qualche stringato aggiornamento.

Così, a sei anni dalla rovinosa caduta che ha rischiato di ucciderlo, di Schumacher non si hanno né foto né immagini. A poter superare questo stretto cordone di sicurezza è solo la famiglia e gli amici più stretti, ai quali viene però chiesto di non rivelare nulla sulle reali condizioni di salute del sette volte campione del mondo di Formula 1.

In ragione di questo riserbo, stando a quanto riportato dal Mirror, lo scorso anno qualcuno avrebbe tentato di diffondere illegalmente le foto riguardanti la convalescenza dell’ex pilota di Jordan, Benetton, Ferrari e Mercedes. A detta del tabloid britannico, dei ladri si sarebbero introdotti in casa del pilota più titolato della Formula 1, e dopo essere entrati in possesso di alcune foto macabre, avrebbero provato a rivenderle alla stampa chiedendo 1 milione di sterline, l’equivalente di oltre 1,1 milioni di euro.

La moglie Corinna si sarebbe però immediatamente mossa, informando sia i legali che le autorità elvetiche, che dopo aver indagato su questo esecrabile gesto, hanno impedito la pubblicazione degli scatti. E in effetti nessuna fotografia è apparsa sulla stampa o sui social.

Di fronte allo sconcerto per quanto accaduto, bisogna però ricordare che non sarebbe la prima volta che degli ignoti speculano sulla vita del campione tedesco. In passato qualcuno avrebbe tentato di vendere delle sue foto scattate mentre era ricoverato in ospedale; successivamente, un altro malintenzionato offrì ai media i dati contenuti nella sua cartella clinica, salvo poi suicidarsi una volta identificato e raggiunto dalle forze dell’ordine.

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