Robert Kubica non riesce a spiegarsi il perché del suo deludente rientro in Formula 1

Il polacco della Williams è una delle più grandi delusioni di questo avvio di stagione. Dopo il suo rientro, in tanti si aspettavano di vederlo competitivo, ma fino ad oggi non è mai riuscito a cogliere un risultato degno di nota.

Robert Kubica non riesce a spiegarsi il perché del suo deludente rientro in Formula 1

Quello che doveva essere un ritorno da primo della classe, ad oggi si è dimostrato un flop passato tra le altre cose in sordina. Come noto, Robert Kubica aveva già dimostrato tutto il suo talento nel Circus fino al 2010, anno in cui rimase vittima di un grave incidente al Rally Ronde di Andora.

Dopo anni in cui non si è mai abbattuto e grazie anche alla sponsorizzazione della compagnia petrolifera polacca Orlen, è riuscito però a tornare in Formula 1 alla guida della Williams. Intorno al pilota di Cracovia è così cresciuto un grande interesse, un po’ come in passato lo sono stati in grandi rientri di Schumacher, di Prost o di Lauda.

Fatto sta che sin dalla prima gara in Australia, Robert Kubica più che da pilota è stato considerato alla stregua di un fantasma. A livello televisivo è inquadrato molto poco, anche perché il più delle volte naviga in fondo al gruppo, distanziato anche dal suo compagno di squadra George Russell, un debuttante che ha sorpreso l’intero Circus.

Seppur le limitazioni fisiche legate alla mano potranno essere una scusa più che plausibile, il ritardo dal 21enne pilota britannico si fa sempre più pesante. Sul punto Robert Kubica ha recentemente ammesso che ad attardarlo è una serie di elementi che sta ancora cercando di individuare. “Per qualche ragione con queste auto di nuova generazione mi sono da subito trovato a dover lavorare di più sulla velocità, mentre per quanto concerne il passo gara era ok” ha dichiarato al sito ufficiale della Formula 1.

Pur avendo provato di tutto, il problema maggiore sembra essere legato al grip. “Non voglio dire che è colpa della macchina, però è qualcosa che devo capire. Anche in Cina io non avevo trazione, mentre il mio compagno era abbastanza soddisfatto. E’ evidente che si tratti di un mix di diversi fattori”. Tutto ciò non può che far aumentare la delusione, soprattutto al termine delle gare, quando i problemi si evidenziano con maggior enfasi rispetto alle qualifiche, dove l’aderenza delle gomme è maggiore. A non aiutarlo c’è poi la sorte: la Williams sta vivendo la peggior stagione della sua storia; Patrick Head è però convinto che la vettura stia migliorando, un progresso che si spera possa aiutare il polacco ad essere più competitivo.

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