Ricciardo esce allo scoperto sfogandosi per il mancato arrivo in Ferrari

Dopo aver archiviato la sua esperienza in Red Bull, Ricciardo non nasconde di aver sperato in una chiamata da parte della Ferrari. Anche la Mercedes non lo ha cercato, e ciò non può che accrescere la sua delusione.

Ricciardo esce allo scoperto sfogandosi per il mancato arrivo in Ferrari

Dopo cinque stagioni trascorse in forza alla Red Bull, Daniel Ricciardo ha deciso di cambiare aria. La sua scelta è ricaduta sulla Renault, squadra di secondo piano dove correrà al fianco di Nico Hulkenberg.

Ma proprio in merito a questa nuova avventura, l’australiano non nasconde la sorpresa per non essere stato contattato da Ferrari e Mercedes. Come dichiarato alla giornalista Natalie Pinkham di Sky Sports UK, il pilota di Perth si è detto deluso per non aver avuto modo di approdare in un top team.

Data per scontata l’inamovibilità di Hamilton e Vettel, il driver di origini italiane contava quantomeno di poter ambire al volante finito tra le mani di Charles Leclerc. E proprio sul dopo Raikkonen, Daniel Ricciardo ha voluto dichiarare con franchezza che comprende la scelta intrapresa dai vertici della scuderia emiliana: “Rispetto la loro decisione, probabilmente il loro piano era ben chiaro indipendentemente dai miei risultati. In quello che ha fatto la Ferrari rivedo le scelte della Red Bull, seguendo i propri ragazzi attraverso un programma. Credo che era anche giunta l’ora”.

Sul fronte Mercedes, anche qui non c’è stata alcuna possibilità di approdo. Pur essendoci una situazione diversa, Ricciardo arriva alla conclusione che continuare a dare fiducia a Bottas si è rivelata la scelta più prudente, in quanto consente di dare la giusta continuità ad una squadra che ha chiuso la scorsa stagione vincendo il titolo piloti e costruttori.

In questo contesto venutosi a creare, per lui proprio non c’era spazio. A poco è servito un brillante inizio di stagione 2018, dove alla conclusione delle prime sei gare poteva contare ben due vittorie, le stesse di Seb e Lewis. Ad emergere è quindi sia l’amarezza che la frustrazione, soprattutto perché c’è da aspettarsi che anche nel 2019 saranno le vetture di Brackley e Maranello a dettare legge. “Nel corso dei prossimi 12 mesi tutti diranno che Mercedes e Ferrari saranno le squadre da battere. Forse alcuni team potrebbero vincere delle gare, ma non potranno fare di più nel breve periodo” ha dichiarato il pilota australiano.

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