Dietro alle due Mercedes, il vuoto. E’ inutile girarci attorno. Anche se i risultati di inizio stagione avevano fatto ben sperare, alla fine aveva ragione Montezemolo: la Ferrari è ‘fortunata’ perché non c’è competizione, parte già col podio in tasca, dietro appunto alle due Mercedes. Stagione buona finora per Vettel, non male nemmeno Kimi Raikkonen, che ha ottenuto un buon 4° posto al Gp di Montreal, dove, manco a dirlo, c’è stata la doppietta Mercedes con Hamilton davanti e Rosberg secondo. Per il finlandese, comunque, un brutto testacoda che ha compromesso il podio, a favore del connazionale Bottas.
Una stagione, comunque, che non regalerà grandi soddisfazioni – a meno di clamorose sorprese – alla Ferrari, che sta lavorando per ricostruire la sua leadership, e che sta comunque crescendo a vista d’occhio. Ma il gap è ancora tanto e Raikkonen lo sa: “A fine stagione sarei contento se vincessi almeno una gara, ma è difficile da dire. Sono sicuro che possiamo migliorare, essere più competitivi di ora e avvicinare le Mercedes, ma ci serve tempo. Ci auguriamo che a un certo punto accada, dipende anche dal tipo di circuito, ma spero di poter arrivare al punto di lottare in ogni gara, così sarà più divertente per tutti”. Non c’è fiducia, quindi, ma speranza di poter tornare, un giorno, a competere con le Mercedes, ora come ora inarrivabili per la scuderia di Maranello.
Le parole di Raikkonen, che sono prese da un’intervista che andrà in onda stasera su Sky, sono anche per il figlio Robin, e fanno un certo effetto, perché rivelano il fatto che Kimi Raikkonen non abbia una grande opinione del mondo della Formula 1: “Non vorrei che mio figlio finisse a correre in F1, perché quando mi ritirerò non vorrò tornare più in questo ambiente“, ha dichiarato il pilota finlandese della Ferrari.