Dopo essersi ritirato dal Circus nel 2006, Michael Schumacher è rimasto a lungo legato alla Ferrari, dove ha continuato a prestare servizio nelle vesti di consigliere. Dopo aver vinto cinque titoli mondiali consecutivi con le auto di Maranello, il tedesco era diventato una vera e propria istituzione, il cui parere aveva un peso non indifferente nel processo decisionale della scuderia emiliana.
Proprio su questo aspetto, grazie ad un’intervista rilasciata a Sky, Luca Cordero di Montezemolo ha voluto svelare i dettagli dell’operazione che nel 2010 portò Fernando Alonso a guidare le auto del Cavallino Rampante. A tal proposito, come precisato dal 72enne dirigente emiliano, il sette volte campione del mondo anziché sull’asturiano, suggerì di puntare sul suo connazionale Sebastian Vettel.
All’epoca, dopo il triennio Raikkonen-Massa, in casa Ferrari decisero di appiedare il finlandese che aveva vinto il titolo mondiale nel 2007, al suo primo anno di contratto con la Rossa. Ad affiancare il brasiliano, se fosse dipeso da Schumacher, sarebbe arrivato Vettel, che nel frattempo si era messo in luce sia in Toro Rosso che in Red Bull.
Schumi che ben conosceva il giovane Seb avendolo visto muovere i primi passi sulla sua pista di kart di Kerpen, fece pressioni affinché il futuro quattro volte campione del mondo con la Red Bull potesse mettersi al volante delle auto di Maranello. “Vettel era il pilota che Schumacher voleva a tutti i costi portare in Ferrari già quando era in Toro Rosso, prima che passasse poi alla Red Bull” ha ricordato Luca Cordero di Montezemolo. Ma come da lui stesso sottolineato, i vertici del Cavallino Rampante avevano già messo gli occhi su Fernando Alonso. L’asturiano bicampione del mondo venne quindi preferito ad un ragazzo giudicato ancora un po’ immaturo per guidare una Ferrari.
Facendo poi delle considerazioni più generali, l’ex presidente della Ferrari ha concluso che lo spagnolo, al di là di qualche aspetto caratteriale, in carriera si è sempre distinto per delle prestazioni straordinarie. Seb dal canto suo è molto forte, ma sente oltremisura la pressione, ragion per cui deve essere sostenuto e sentire la fiducia da parte della squadra.