Montezemolo critica senza mezzi termini l’atteggiamento di Leclerc: “Se venisse nel mio ufficio…”

Ospite alla presentazione dell’ultimo libro di Umberto Zapelloni, Luca Cordero di Montezemolo ha parlato dell’attuale situazione della Ferrari e delle tensioni sorte a seguito della sempre più accesa rivalità Vettel-Leclerc.

Montezemolo critica senza mezzi termini l’atteggiamento di Leclerc: “Se venisse nel mio ufficio…”

Da cinque anni non è più presidente della Ferrari, ma appena ne ha l’opportunità, Luca Cordero di Montezemolo non disdegna di rilasciare qualche opinione su quella che è la situazione della Rossa. L’ultima occasione in cui ha avuto modo di dire la sua è stata a margine della presentazione dell’ultimo libro di Umberto Zapelloni intitolato Ferrari. Gli uomini d’oro del Cavallino.

Dopo aver lasciato scherzosamente intendere che il suo ritorno a Maranello sarebbe l’unica soluzione per rimettere le mani su un campionato che sfugge da una dozzina d’anni, il 72enne dirigente bolognese ha affrontato il tema Leclerc.

Sul punto l’ex presidente che ha guidato la Ferrari ai tempi d’oro di Michael Schumacher, vuole ancora una volta precisare che non sarebbe possibile paragonare il giovane compagno di squadra di Vettel ad altri miti della Formula 1 come Senna, Schumacher o Lauda. A tal fine Montezemolo ha ricordato che “parliamo di generazioni e Charles Leclerc è uno dei migliori della sua”.

Entrando più nel merito di quanto visto in pista con il ritorno dalla pausa estiva, quello che è stato il direttore generale del comitato organizzatore dei mondiali di Italia ’90 ha voluto approfondire il tema degli ordini di squadra. Per farlo svela un retroscena legato all’arcinoto Gran Premio d’Austria del 2002, quando sulla pista di Zeltweg, Barrichello venne costretto a far passare il suo compagno di squadra Schumacher che si aggiudicò la corsa.

Ho ancora davanti agli occhi quella litigata con Barrichello, al quale avevamo detto di lasciar passare Michael e lui si era arrabbiato. Gli dissi che doveva fare ciò che avevo deciso. Punto e basta”. Proprio in ragione di questa linea di condotta, lui stesso ha ribadito che non avrebbe mai potuto accettare pretese da parte del monegasco. “Vi assicuro che se venisse nel mio ufficio a espormi simili rimostranze, sentireste più di qualche urletto” ha concluso lasciando intendere che non potrebbe tollerare le tensioni e gli infuocati team radio andati in scena durante le ultime corse.

Continua a leggere su Fidelity News