Da giorni si vocifera di un possibile ritorno dell’Alfa Romeo in Formula 1 nel ruolo di salvatrice della Sauber.
La domanda è: sarebbe un vero ritorno dell’Alfa Romeo o soltanto uno stratagemma per salvare una scuderia – la Sauber – che senz’altro merita di essere salvata e di restare nel circus, ma che nulla ha a che fare con l’Alfa Romeo se non per questioni tecniche e politiche che la legano alla Ferrari?
La stessa Alfa Romeo ha una sua personale e leggendaria storia in Formula 1, una storia di rivalità con la Ferrari, una storia unica; una cronologia sportiva che la renderebbe distante, al giorno d’oggi, dall’Alfa che ha fatto sognare milioni di appassionati italiani e non.
La domanda dunque sorge spontanea: se l’Alfa torna in Formula 1 rivedremo la storica scuderia o una sorta di continuazione della Sauber, italianizzata e con funzione di scuderia cadetta rispetto alla Ferrari?
Oggi in Formula 1 vi sono diversi team che, in qualche modo, sono legati a scuderie vincenti e che per loro sviluppano e portano dati importanti. In passato si era parlato della Force India come possibile supporto per la McLaren e la Mercedes; la Toro Rosso è sempre stata la spalla, la sorella minore della Red Bull – per quanto, oggi, risulti essere addirittura più competitiva del team austriaco – e la stessa Sauber ha più volte fatto storcere il naso a molti per la propria vicinanza – motoristica – con la Ferrari.
La Sauber è un team storico che ci ha abituati a ottenere risultati alle volte anche sopra le aspettative; da qualche anno è in crisi rispetto alle prestazione del 2010, ma merita senz’altro una possibilità. Il dubbio riguarda l’entrata in scena dell’Alfa Romeo o, meglio, il suo ritorno sul palcoscenico del circus.
Sauber e Alfa Romeo sono due realtà storiche e competitive molto diverse che meritano, da entrambi i lati, di restare separate.