Formula 1 al rush finale: dove la Ferrari può spuntarla sulla Mercedes?

Domenica alle 14, nella suggestiva gara notturna di Marina Bay (Singapore), inizia il rush finale che vede coinvolte Mercedes e Ferrari con una Red Bull in costante crescita, che potrebbe scombussolare gli equilibri e le sorti del campionato

Formula 1 al rush finale: dove la Ferrari può spuntarla sulla Mercedes?

Sull’asfalto rovente di Singapore torna a infiammare il mondiale di Formula 1. Una lotta serrata che si protrae da inizio stagione quando, sin da subito, sono apparsi chiari i valori delle forze in campo: Mercedes leggermente superiore (otto le vittorie conquistate), Ferrari che, invece, ha quasi colmato il gap riuscendo a trionfare in quattro occasioni. Questo equilibrio, oltre a trovare un riscontro nella classifica piloti dove Lewis Hamilton e Sebastian Vettel, dopo tredici gare, sono distanziati soltanto di 3 punti (238 il britannico, 235 il tedesco), è reso possibile dal layout dei diversi tracciati che ha determinato delle gerarchie di forza di volta in volta differenti. Le Frecce d’Argento si sono quasi sempre affermate in circuiti con lunghi rettilinei dove il motore Mercedes è risultato ancora una volta il più potente di tutti (Cina, Russia, Monza, Spa), mentre Vettel ha sfruttato alla perfezione il passo corto della sua vettura che gli ha permesso di dominare nei circuiti angusti di Melbourne, Montecarlo e Budapest

Adesso le ultime sette finali di questo appassionante testa a testa, dove i pronostici sono tutt’altro che scontati. Se, infatti, la gara di domenica prossima sembra – almeno sulla carta – favorire nettamente la Ferrari, per le caratteristiche di un tracciato stretto e con tantissime curve (23), i rimanenti sei circuiti non presentano un fisionomia marcatamente vantaggiosa a una delle due scuderie.

Ottobre il mese di fuoco. Si partirà subito il primo del mese con l’ultima gara sul circuito di Sepang. Quella malese sembrerebbe avvantaggiare leggermente la Mercedes grazie ai lunghi rettilinei e alle diverse curve di percorrenza. Il condizionale, però, è d’obbligo: su piste dalle caratteristiche simili, come Cina e Spa, Vettel ha terminato la corsa a qualche manciata di secondo dal diretto avversario. Segue il primo di due ‘back to back’ consecutivi: l’8 ottobre ci si sveglia all’alba per la gara di Suzuka, tracciato dal fascino storico dove è veramente difficile azzardare ogni tipo di pronostico. Il layout, infatti, presenta curve ad ampio raggio a tornantini a bassa percorrenza.

Dopo una pausa di due settimane arriverà la trasferta americana. Il 15 ottobre è tempo di Texas: ad Austin più che su una scuderia verrebbe da puntare su un pilota, Hamilton. L’inglese ha infatti vinto quattro delle cinque edizioni disputate presso il Circuit of the Americas e proprio qua conquistò la sua terza corona iridata nel 2015. Vettel, però, si è imposto nel 2013, l’anno del suo ultimo mondiale in Red Bull. La conformazione sembra essere un po’ più incline alle Mercedes grazie a due lunghi rettifili e a un primo settore caratterizzato da ‘esse’ veloci. La settimana dopo il Circus si sposta di poco: la Formula 1 è di scena a Città del Messico dove, nelle uniche due edizioni disputate, la superiorità Mercedes è stata netta. Il lungo rettilineo di 1314 metri sarà sicuramente a vantaggio della casa tedesca, ma il team di Maranello potrebbe trarre vantaggio nella parte guidata, specialmente nell’ultimo settore ricavato all’interno di uno stadio da baseball con la cornice di 25.000 spettatori.

Arriviamo alle ultime due gare che, per l’andamento della stagione, saranno probabilmente quelle decisive: in Brasile Vettel conduce 2-1 nel confronto con Hamilton (che ha vinto per la prima volta soltanto l’anno scorso). Ma stabilire un favorito non è semplice. La pista richiede una grandissima trazione in uscita dalle curve lente del settore centrale. Il primo e il terzo settore tuttavia permettono di sprigionare la potenza del motore e alla lunga Mercedes potrebbe spuntarla. Attenzione al meteo però: Interlagos è stata spesso teatro di epiche battaglie sul bagnato. E allora una variabile significativa può essere costituita dalle Red Bull con un Max Verstappen che lo scorso anno, proprio su pista allagata, regalò spettacolo con una serie di sorpassi all’esterno di rara bellezza.

Chiusura il 26 novembre ad Abu Dhabi, sede da anni dell’ultimo appuntamento iridato. Vettel ha dolci ricordi (qui conquistò il primo titolo nel 2010), Hamilton l’anno scorso perse lo scontro fratricida con il compagno Nico Rosberg. Il layout pare avvantaggiare il Cavallino: un tracciato tortuoso, ricco di curve lente a 90 gradi, specie nell’ultimo settore. Ma i due lunghi rettilinei potrebbero riportare sotto Hamilton e soprattutto Bottas che, visto il distacco di 41 punti dal compagno, è ormai destinato ad accettare il ruolo di seconda guida e aiuterà Hamilton. 

Ecco, proprio i compagni di squadra giocheranno un ruolo fondamentale. Anche Raikkonen continuerà a correre al servizio di Vettel. La battaglia non è solo Hamilton-Vettel. La battaglia è Mercedes contro Ferrari. E’ ancora una volta Germania contro Italia.

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