F1, Franz Tost: scioccato dalle poche conoscenze tecniche della Honda

Il team principal della Toro Rosso afferma che è rimasto un attimo interdetto dalle scarse conoscenze in termini di telaio e power unit.

F1, Franz Tost: scioccato dalle poche conoscenze tecniche della Honda

Honda ha iniziato a fornire motori alla Toro Rosso all’inizio del 2018 e ha segnato il suo miglior piazzamento dell’anno, un quarto posto per Pierre Gasly in Bahrain, dopo appena 2 gare. Il team ha concluso al nono posto nel campionato costruttori con 33 punti e la Honda ha siglato un accordo per rifornire la squadra madre della Red Bull dalla prossima stagione, sostituendo il partner di lunga data della Renault.

Abbiamo avuto un’ottima collaborazione e abbiamo un ottimo rapporto d’affari“, ha detto Franz Tost ad Autosport. “Se c’è qualcosa che rileviamo dalla nostra parte, ci sediamo insieme, ne discutiamo e poi proviamo a trovare una soluzione. Quando abbiamo avuto il primo incontro insieme a Honda, sono rimasto scioccato, perché non sapevano cose relative al telaio o alla centralina“.

Spiega Tost che, generalmente, quando si inizia una nuova collaborazione, ci si siede a tavolino per discutere i problemi e cercare di trovare soluzioni per migliorare ciò che è migliorabile. Ma con i tecnici della Honda è stato facile e veloce perché erano aperti a qualunque soluzione.

Toro Rosso: l’obiettivo è avere successo

Franz Tost conferma che la filosofia della Toro Rosso è quella di essere il più trasparenti possibile perché l’obiettivo da raggiungere è quello di migliorare e avere successo. La Toro Rosso ha in precedenza dichiarato che la qualità del prodotto Honda era migliore di quanto era stato fatto credere dalla McLaren fino all’anno scorso.

Tost ha ammesso che la squadra è stata preparata per il 2018 come una stagione di transizione difficile, ma le sue aspettative sono state superate dal motore Honda. Quest’ultima, dal canto suo, ha dichiarato che il miglioramento dal passaggio da McLaren a Toro Rosso l’hanno proprio trovato grazie ad una miglior comunicazione della scuderia di Faenza. Dunque il problema non era il motore, ma l’auto in sé e questo è già un primo punto di partenza in ottica 2019.

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