Corinna Schumacher a sei anni dall’incidente del marito: “Le cose grandi iniziano con piccoli passi”

Sono trascorsi sei anni da quel tragico incidente sugli sci che ha cambiato la vita di Michael Schumacher. In occasione di questo triste anniversario, la moglie Corinna ha invitato tutti i fan del tedesco a non perdere le speranze.

Corinna Schumacher a sei anni dall’incidente del marito: “Le cose grandi iniziano con piccoli passi”

Il 29 dicembre 2013, un incidente sugli sci sulle Alpi francesi mise fuori gioco Michael Schumacher che, a seguito della rovinosa caduta, rimase in coma per diversi mesi. Oggi, a quasi 6 anni da quel fatto che scioccò l’intero mondo della Formula 1, la moglie Corinna ha voluto diffondere un aggiornamento alquanto insolito su quella che è la situazione dell’ex pilota tedesco.

Così come riportato dal quotidiano britannico The Mirror, la donna ha invitato i fan del sette volte campione del mondo a non perdere le speranze. “Le grandi cose iniziano con piccoli passi” ha proferito a proposito delle prospettive di guarigione del marito, che con la caduta ha rischiato seriamente di morire.

Pur trincerandosi dietro al massimo riserbo onde evitare speculazioni su quelle che sono le reali condizioni di salute del Kaiser di Kerpen, la moglie Corinna ha quasi certamente voluto alludere alle terapie con cellule staminali che dovrebbero accelerare la guarigione dell’ex pilota di Jordan, Benetton, Ferrari e Mercedes. 

A suffragare questa tesi sarebbe stata anche la dichiarazione secondo la quale “molte piccole particelle possono formare un grande mosaico”. Di primo acchito molto sibillina, la frase acquisterebbe però un significato quasi inequivocabile se ricondotta al ricovero top-secret presso il Georges-Pompidou di Parigi di qualche mese fa. 

Allo stesso tempo, le dichiarazioni di Corinna arrivano a ridosso del lancio di una nuova pagina social intitolata KeepFightingMichael, con la quale i supporter dell’ex ferrarista potranno ulteriormente sostenere il loro beniamino così come la famiglia e i figli del campione tedesco, che non si sono mai arresi e continuano a lottare al fianco del pilota più titolato della storia della Formula 1, che può tutt’oggi beneficiare di cure mediche di primo livello. Proprio in ragione della loro dedizione, è stata altresì creata la Fondazione KeepFighting che, oltre a sostenere le vittime da incidenti, si prodiga nella ricerca sul cervello e sul midollo spinale.

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