Niente più ragazze in griglia di partenza dei gran premi di Formula 1. È questa una delle notizie più sensazionali che interesseranno la nuova stagione 2018 che si appresta a partire tra poco più di un mese. Il Circus dovrà così fare a meno del fascino e del glamour delle cosiddette “ombrelline”, le ragazze addette a rappresentare ogni pilota con il numero della sua vettura, oppure a coprirlo dal sole e dalle intemperie con un ombrello.
A pronunciarsi in tal senso è stata Liberty Media Corporation, nuova proprietaria della massima espressione dell’automobilismo moderno. In verità la notizia era già nell’aria da diverso tempo, ma ad accelerare il provvedimento hanno contributo i recenti scandali e le accuse di molestie scoppiate con il caso Weinstein.
La nuova proprietà statunitense è stata laconica. Quella delle grid girls è una “pratica non più in linea con i nostri valori”. Come spiegato da Sean Bratches, managing director della F1, pur essendo state per decenni un elemento fondamentale dello show della F1, è ora giunto il momento di rivedere e aggiornare quella che è la visione di questo sport.
Esultano quindi i movimenti femministi che le consideravano dei veri e propri oggetti presenti sul nastro d’asfalto dello starting grid. Rimarranno quindi senza lavoro circa 30 ragazze, una per pilota più qualche riserva: gli svenimenti nei gran premi più caldi e afosi non erano un’eventualità così remota. Sotto questo punto di vista, le piste più impegnative erano il Bahrein e la Malesia. Con questa rivoluzione copernicana, dal 2018 ci sarà così più spazio per vip e sponsor.
Di diverso avviso è invece Bernie Ecclestone, ex patron del circus iridato. Da sempre molto attento al mondo della Formula 1 e a tutto ciò che le ruota attorno, Bernie non ha accettato la decisione dei nuovi boss. A sua detta “le ragazze facevano parte dello spettacolo. I tifosi amano il glamour, ma il mondo oggi sta diventando un po’ troppo puritano”. Che aggiungere: il carrozzone la Formula 1 si è già diviso. Da un lato troviamo coloro che lodano il provvedimento come progressista e moderno, dall’altro c’è chi lo ritiene puritano, quasi al limite delle più crudeli ed incomprensibili leggi talebane.